Nelle finali di Conferenze gli Eagles travolgono San Francisco, i Chiefs beffano i Bengals e il 12 febbraio prossimo, in Arizona, per la prima volta ci saranno due fratelli contro al Super Bowl
Philadelphia contro Kansas City. Sarà questo il Super Bowl 2023 in programma a Glendale, in Arizona, domenica 12 febbraio. La finale di Conference di National Football Conference è stata a senso unico, quella di American Football Conference decisa invece all’ultimo secondo. In entrambe tante le sviste arbitrali che hanno condizionato le partite.
Il Super Bowl, giunto alla 57esima edizione, è la finale del campionato della National Football League, la lega professionistica statunitense di football americano. Negli Stati Uniti viene considerato come l’incontro che assegna il titolo di campione del mondo di questo sport.
Alla fine pronostico rispettato
Sarà Philadelphia contro Kansas City, Eagles contro Chiefs, Mahomes contro Hurts, ma soprattutto sarà, per la prima volta nella storia, il primo Super Bowl che vedrà due fratelli giocare uno contro l’altro: Travis Kelce, fortissimo tight end di Kansas City contro Jason Kelce, grande centro di Philadelphia. Insomma, comunque andrà, sarà il solito grande spettacolo il prossimo 12 febbraio a Glendale, in Arizona. Nella finale della Nfc tutti aspettavano di vedere se avesse retto alla pressione l’ultima scelta assoluta del draft 2022 dei 49ers, Brock Purdy, lanciato a sorpresa titolare partendo da terzo quarterback e guidando al record immacolato di sette vittorie e nessuna sconfitta.
Ma Mr Irrilevant non ha fatto in tempo a dimostrarlo perché al secondo gioco della partita un placcaggio avversario lo ha di fatto estromesso dalla gara: infortunio al gomito e spazio al quarto Qb Johnson. Nel frattempo gli Eagles avevano già segnato una meta, in realtà non valida, ma comunque assegnata dagli arbitri e San Francisco aveva pareggiato su una solita straordinaria corsa di Mc Cuffrey, quando anche Johnson era costretto a uscire dal campo per una commozione celebrale! Insomma per San Francisco sarebbe servita una benedizione prima di questa partita. Alla fine 31-7 per Philadelphia che non ha dovuto neanche sudare in questa partita, sarebbe stato bello veder giocare le due squadre ad armi pari.
Mahomes riporta i suoi Chiefs al gran ballo
L’altra finale invece ha vissuto sul filo dell’equilibrio per tutti i quattro quarti ed è stata decisa da un field gold a 5 secondi dalla fine da Harrison Butker che da 45 yards centra i pali e regala il biglietto per l’Arizona ai Chiefs. E Kansas City si prende la rivincita del k.o. subito coi Bengals 12 mesi fa, nello stesso stadio. Per Mahomes e compagni sarà il terzo Super Bowl negli ultimi 4 anni e ci arriveranno con tanti problemi fisici. Lo stesso qb titolare, prossimo MVP stagionale, non è al 100% per l’infortunio alla caviglia rimediato nella semifinale di Conference e ieri notte ha perso per infortunio tutti i ricevitori, Smith-Schuster, Hardman e Toney, con Watson era già fuori causa, insomma non sono arrivate al gran ballo finale due squadre al massimo della condizione. Il finale 24 – 21, deciso per una clamorosa quanto ingenua penalità rimediata da Joseph Ossai, ingenuo e imperdonabile, che spinge Pat Mahomes appena fuori dal campo, dopo una corsa disperata senza time out rimasti, ancora troppo lontano dal raggio da field goal. 15 yard di penalità e field gol ora possibile. Il resto è storia
