I due fantasisti sospesi e in attesa dei ricorsi dei club coinvolti nelle trattative dell’ultimo giorno di calciomercato. La ricostruzione.
Hakim Ziyech e Simone Verdi hanno poco in comune, ma anche un destino che in queste ultime ore li ha avvicinati e offerto loro un finale di mercato amaro. Entrambi sono giocatori di fantasia, di estro, ma le similitudini si fermano qui (almeno fino a ieri sera): uno marocchino, l’altro italiano, uno classe ’93 e l’altro classe ’92, uno fantasista del Chelsea, l’altro del Verona. Ziyech e Verdi però, oltre al ruolo in campo, hanno anche vissuto le ultime ore di mercato (e anche oltre) in attesa febbrile, sperando che il loro trasferimento si concretizzasse, ma sono stati traditi da carte e limiti d’orario. Chelsea e PSG, nella serata di lunedì, s’erano accordati per il trasferimento di Ziyech alla corte di Galtier: prestito oneroso fino al termine della stagione, senza clausola d’acquisto da esercitare in estate. Il calciatore marocchino s’era anche sottoposto alle visite mediche nella giornata di martedì, a Parigi, dov’era arrivato con un volo privato da Londra.
Verdi e Ziyech e un ultimo giorno di mercato thriller
Non restava che lo scambio di documenti e tutto ormai sembrava procedere verso la felice chiusura dell’operazione da validare entro la mezzanotte. Ma qualcosa è andato storto e il trasferimento è clamorosamente saltato. Secondo le prime ricostruzioni, il Chelsea – impegnato nel frattempo nell’operazione Enzo Fernandez con il Benfica – avrebbe mandato per tre volte le carte sbagliate al PSG. Il club parigino controlla e fa notare l’errore, questo accade tre volte, ma quando ormai manca pochissimo al gong del mercato, il Chelsea sta chiudendo per Fernandez e non fa in tempo a correggere l’errore. PSG su tutte le furie e Chelsea che si scusa e si dice pronto a collaborare per il ricorso che il club francese presenta alla federazione francese. La Ligue 1 non ha ancora detto no definitivamente, ma le indiscrezioni che arrivano dalla Francia non lasciano ben sperare il PSG.
Destino simile per Simone Verdi: la Salernitana voleva riportarlo all’Archi dopo i sei mesi (molto positivi) della scorsa stagione vissuti in granata. Verona disponibile a cederlo e trattativa impostata nell’ultime due ore di mercato. Accordo totale, documenti stilati e firmati, ma inviati dopo il limite orario delle 20. I due club fanno ricorso, sostengono che il portale della federcalcio, dove depositare i contratti, abbia dato problemi e non abbia permesso il deposito. Le speranze di un accorgimento sono poche, ma come Ziyech anche Verdi mantiene una flebile speranza di cambiare un destino comune e amaro…