Diritti assertivi, perchè prevengono la violenza sulle donne

Sapete che cosa sono i diritti assertivi, con questi dieci punti è possibile prevenire la violenza contro le donne.

E’ purtroppo sempre più drammaticamente un argomento all’ordine del giorno quello che riguarda la violenza sulle donne e proprio in questi giorni in cui ricorre la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, è il caso di ricordare un principio che forse in pochi conoscono e che Fanpage riporta in modo perfetto.

Violenza sulle donne
Violenza sulle donne, Notizie.com

Si tratta dell’assertività, argomento che per la prima volta era stato trattato negli anni Settanta, dagli psicologi statunitensi Albert, Emmons e Manuel J. Smith, ovvero: “Un comportamento che permette a una persona di agire nel proprio pieno interesse, di difendere il proprio punto di vista senza ansia esagerata, di esprimere con sincerità e disinvoltura i propri sentimenti e di difendere i propri diritti senza ignorare quelli altrui”.

Insomma un principio che dovrebbe valere sempre e in qualsiasi situazione, la psicologa Erica Pugliese, Presidente dell’Associazione Millemé, proprio nella sua intervista per Fanpage ha spiegato: “Conoscere i diritti, farli propri ci permette di creare uno spazio di giustizia anche rispetto a quelli che sono i nostri bisogni e i bisogni dell’altro ed è la base per sviluppare delle relazioni sane, il nostro obiettivo deve essere infatti non tanto combattere la violenza sulle donne, ma prevenirla”.

Violenza contro le donne, quali sono i diritti assertivi?

Chiarito di che cosa parliamo quando si tratta di assertività, esistono dieci diritti assertivi che non dovrebbero mai mancare in nessuna situazione della propria vita quotidiana, ad averli teorizzati è stato lo studioso Manuel J. Smith, nel suo libro When I Say No, I Feel Guilty:

Violenza sulle donne, Notizie.com

Diritto a essere l’unico giudice di te stesso;
Diritto di non dover giustificare il proprio comportamento;
Diritto di decidere se occuparti o meno dei problemi degli altri;
Diritto di cambiare idea;
Diritto di sbagliare e di assumersi le proprie responsabilità;
Diritto di dire non so;
Diritto di essere indipendente dalla benevolenza degli altri;
Diritto di prendere decisioni illogiche;
Diritto di dire non capisco;
Diritto di dire non mi interessa

Quindi per concludere e per capirci ancora meglio, essere assertivi, vuole dire avere paura di far conoscere i propri pensieri e i propri sentimenti e specialmente avere paura a dire di no in una relazione, ma non solo quella sentimentale, come spiega la psicologa infatti: “I diritti assertivi sono importanti anche nella relazione madre figlio o padre figlio. Ed è in queste relazioni che si gettano i semi per far sì che i più piccoli crescano nel rispetto dell’altro. Già all’interno della famiglia bisogna mostrare il rispetto dei propri spazi, un genitore che rispetta gli spazi dell’altro genitore sta dando il buon esempio al figlio che apprenderà prima per imitazione, in maniera passiva e poi da adulto sarà in grado di metterlo in pratica nelle sue relazioni”.

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