Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al ddl sull’autonomia differenziata proposto da Calderoli. Soddisfatto il premier Meloni.
L’autonomia differenza ora è diventata realtà. Il Consiglio dei ministri, infatti, nella serata di ieri, 2 febbraio, ha dato il via libera al ddl presentato dal ministro Calderoli. Il provvedimento si divide in 10 articoli e l’iter per l’intesa tra Regioni e Stato durerà almeno 5 mesi (compresi i 60 giorni per l’esame delle Camere).
“Con il disegno di legge puntiamo a costruire un’Italia più unita – ha sottolineato il premier Meloni, citato dall’Ansa, subito dopo il via libera in Cdm – come esecutivo siamo pronti ad avviare un percorso per superare tutti i divari che oggi esistono tra i territori e garanire ai cittadini, e in ogni parte del nostro Paese, gli stessi servizi e diritti“.
Salvini: “Promessa mantenuta”
Molta soddisfazione in casa Lega dopo il via libera del Cdm al decreto. Salvini ai parlamentari e consiglieri regionali ha ribadito che questo provvedimento serve a dare “efficienza, merito, innovazione, lavoro e più diritti agli italiani. Meno scuse per i politici ladri o incapaci. Il via libera all’autonomia differenziata è un’altra promessa mantenuta“.
Contento anche il ministro Calderoli. “Possiamo parlare di giorno storico – le sue prime parole – una riforma necessaria per rendere più moderno il nostro Paese. Noi possiamo correre solamente se ci sono Regioni che fanno da traino. Ed ora lavoriamo proprio con loro e gli enti locali con l’obiettivo di far crescere l’Italia e mettere fine ai divari“.
Governatori divisi
Se la maggioranza ha espresso soddisfazione per il provvedimento, i governatori si sono divisi. Fontana, Zaia e Tesei hanno ribadito il proprio sì all’autonomia differenziata. Pensiero completamente opposto per i presidenti di sinistra come Emiliano, Bonaccini e De Luca, che hanno attaccato duramente il provvedimento.
“La bozza è proprio sbagliata – il pensiero del governatore dell’Emilia-Romagna e candidato alla segreteria del Pd – e quindi per noi non si farà nulla. Se loro vogliono proseguire con questo provvedimento, faremo una mobilitazione con tanta gente nel Paese“. Ancora più duro De Luca: “Proposta inaccettabile. Non consentiremo nessuna spaccatura dell’Italia“.