Russia, parole dure quelle utilizzate negli ultimi minuti da parte del vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev. Nel corso di una intervista rilasciata al quotidiano ‘Tass’ ha parlato di possibile utilizzo delle armi nucleari
Si continua a combattere in Ucraina. Siamo giunti al giorno numero 346 di conflitto. Si sta per avvicinare, sempre di più, il primo anniversario del conflitto. Nel frattempo continuano ad arrivare le minacce da parte della Russia nei confronti di Kiev. La risposta di Mosca non si è fatta attendere ed arriva direttamente dal vicepresidente del Consiglio di sicurezza del Paese, Dmitry Medvedev. Quest’ultimo, in una intervista rilasciata al ‘Tass‘, ha parlato di un possibile attacco nucleare. Solamente nel caso in cui Kiev dovesse attaccare qualche altra regione russa. La loro risposta sarà “dura e convincente“.
Queste sono alcune delle sue parole: “La Russia può usare armi nucleari se armi nucleari o di altro tipo di distruzione di massa vengono usate contro la Russia o i suoi alleati, se riceve informazioni verificate sull’avvio di missili balistici per attaccare la Russia o i suoi alleati, in caso di aggressione convenzionale se l’esistenza dello Stato è in pericolo“. Non è finita qui visto che l’ex presidente russo ha continuato dicendo che l’invio di armi e carri armati, da parte dell’Occidente, per Kiev non stanno facendo altro che incoraggiare nuovi attacchi da parte della Russia.
Russia, Medvedev minaccia Kiev: “Pronti a utilizzare armi nucleari se ci attaccano“
“Tutta l’Ucraina che rimane sotto il dominio di Kiev brucerà“. Parole che sono state riportate dalla giornalista Nadana Fridrikhson che ha intervistato proprio l’uomo inquadrato in foto. Di una possibile negoziazione con Kiev, almeno per il momento, neanche l’ombra. Poi il dito puntato contro la Casa Bianca e al Campidoglio, in merito alla questione se l’utilizzo di armi a lungo raggio potrebbero costringere la Russia a negoziare con Kiev: “Il risultato sarà esattamente l’opposto. Solo i maniaci della morale possono discutere in questo modo“.
Non si tratta affatto della prima uscita di scena da parte dello stesso Medvedev che torna a minacciare l’Ucraine e soprattutto tutti i Paesi che la stanno aiutando con il rifornimento di munizioni, armi, carri armati e molto altro. In conclusione ha ribadito che il popolo europeo, in merito alle sanzioni che sono state inflitte alla Russia, ne sta pagando le conseguenze. Ed un avvertimento anche agli USA: “Basterebbe uno schiocco di dita per fermare il conflitto“.