Bonus sugli occhiali ai politici: ressa per accaparrarsi i 300 euro

Deputati e senatori in fila per non perdere uno dei benefit a loro concessi. Ecco cosa comporta il bonus stabilito per i parlamentari

Poveri parlamentari: costretti ogni giorno a mettere a dura prova i loro occhi, con migliaia di pagine da leggere, rileggere e decriptare: decreti. emendamenti, mozioni, proposte di legge, dibattiti e discussioni, costringono ogni giorno i nostri politici a mettere a dura prova la loro vista. Una volta erano costretti a leggere libri e documenti (spesso con corpo molto piccolo), ora si è passato al digitale.

I politici in fila per il bonus occhiali (Ansa) – Notizie.com –

I nostri politici passano ore davanti ad un pc, ad un tablet, o agli smartphone: per non parlare poi dei tweet o dei messaggi Facebook, diventati oggi il più concreto mezzo di comunicazione per i politici nostrani. Tutti comportamenti che hanno creato (a lungo andare) dei seri problemi alla vista: miopia, abbassamento dei gradi, stanchezza, pressione dell’occhio: devono essere davvero tanti e concreti i problemi che i nostri parlamentari sono costretti a superare. Ecco perchè si è reso necessario richiedere il rimborso di tutte le spese effettuate dai vari ottici di fiducia. Tra lenti a contatto, test diagnostici, visite dall’oculista, acquisto di occhiali multifocali, sono aumentati in modo incredibile le spese dei parlamentari: tutte spese a carico della Camera dei Deputati.  Il plafond messo a disposizione dei 400 deputati ha delle soglie nette: si parte da un minimo di un euro, ad un massimo di 300, con somme che vanno calcolate ogni anno al 31 dicembre.

I costi (come da tradizione) dovrebbero riguardare solo le spese effettuate per aiutare i “poveri” parlamentari che hanno subito un abbassamento della vista a causa del duro lavoro svolto: lenti a contatto. occhiali ecc. Ma c’è anche chi (come sottolineato dai quotidiani, con amabile battuta), preferisce chiudere un occhio e portarsi a casa occhiali da sole di ultima generazione. Un parlamentare anonimo, spiega il meccanismo: “Ogni mese viene trattenuta dalla nostra busta paga una somma di 526 euro per la copertura dell’assicurazione sanitaria. Si tratta di una assicurazione obbligatoria con la quale possiamo usufruire di un rimborso al 90 % di tutte le spese sanitarie effettuate dal parlamentare e dai suoi familiari” (come dimenticare la polemica che questo fondo generò, permettendo ai parlamentari di poter usufruire di tamponi gratis durante il Covid).

“C’era la fila dall’ottico”

Bonus occhiali
Occhiali da sole acquistati dai politici per sfruttare il bonus – Notizie.com –

Il plafond, riguarda anche somme di denaro per acquisti diversi, come il bonus da 300 euro per gli occhiali che va consumato entro il 31 dicembre. I nuovi onorevoli non ne erano a conoscenza ed è scattata una vera e propria ressa: il plafond va speso in un ottico convenzionato con la Camera e poi va presentata la fattura per ottenere il rimborso. “La fila all’ottico era incredibile”, assicura una fonte al Giornale. Molti deputati non rispondono sull’argomento: altri non hanno problemi. Claudio Borghi, senatore leghista, spiega: “Se sei disoccupato ti sembrano privilegi. Io ero dirigente e non c’è paragone. La banca mi pagava l’auto, la benzina la segretaria, carta di credito aziendale, dentista”. Forse a breve arriveranno altri benefit?

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