Felice va a vaccinarsi, ma riceve una notizia sconvolgente

Incredibile e allucinante una cosa accaduta a Forlì dove una persona si reca in un Hub ma i medici non hanno quasi il coraggio di dirglielo

vaccino cerotto
Vaccino, in Svizzera ok alla sperimentazione del cerotto (Getty Images)

Una vicenda che si va a collocare tra quelle ai confini della realtà. Mai successa fino ad ora in Italia, probabilmente nel mondo, ai tempi del Covid. Un normale cittadino di Forlì, dopo essersi convinto e aver aspettato tanto per la dose di vaccino, si era finalmente recato all’hub vaccinale della città dove risiede per sottoporsi alla terza dose del vaccino contro il coronavirus ma, purtroppo, non ha potuto farlo per un motivo piuttosto bizzarro anzi davvero pazzesco. Quel genere di notizie che non vorresti mai ricevere e appena la viene a sapere pensi di vivere in un’altra dimensione e soprattutto pensi subito che ti stiano facendo uno scherzo.

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La strana storia è successa a Forlì dove secondo l’anagrafe sanitaria della città questa persona cittadino risultava defunto e quindi impossibilitato a ricevere il vaccino. Lui incredulo ha provato a spiegare che si trattava di un errore, ma coincideva tutto, data di nascita, indirizzo, perfino il documento registrato, quindi per il sistema nessun errore.Anzi, per i medici era quasi un fantasma e loro stessi pensavano si trattasse di uno scherzo, dopo aver controllato per bene tutta la documentazione.

“E’ dovuto tornare a casa, nonostante fosse lui e soprattutto vivo e vegeto”

Falsi vaccini palermo
Fermati in 3 a Palermo, accuse pesanti ©️Getty Images

Lui, che è voluto restare anonimo e non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione sul tragico evento, è rientrato a casa come se niente fosse. Almeno per quel giorno. Increduli,  i parenti hanno commentato il tragicomico incidente così: “Neanche una conoscenza fra i dottori, che ha garantito fosse proprio lui, ha potuto evitare di dover andare a casa senza il vaccino fatto. In più gli è stato detto che dovrà essere lui a ricontattare dopo qualche giorno il servizio sanitario per capire se il disguido è stato risolto“.

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La storia si è conclusa con un lieto fine dopo che l’autorità sanitaria locale è riuscita a sistemare, in tempi piuttosto veloci, il tremendo disguido tecnico nel sistema che si è venuto a creare, riuscendo così a consentire al povero malcapitato di poter effettuare la terza dose senza alcun problema. Una questione sulla quale adesso si scherza e ci si prova a ridere sopra, ma analizzandola per bene, forse, così tanto ridere non fa.

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