Come funziona il bonus defiscalizzazione e fondino per il 2023: scopriamo a quanto ammontano gli importi e chi sono i beneficiari.
Per questo mese di Febbraio, nella busta paga è previsto l’arrivo di un nuovo bonus che interessa in prima linea il personale delle Forze Armate e della Polizia: come il titolo accenna, si tratta del bonus defiscalizzazione ovvero quello riconosciuto a partire dal 2018 che permette di recuperare una parte delle imposte versate sui trattamenti economici.
Cercando di essere ancora più chiari, con questo bonus, potranno essere recuperate tutte le imposte versate lo scorso anno e quindi nel 2022 ma è valido solo per chi nel 2021 ha superato un certo reddito, quindi la soglia per potere ottenere questo sussidio economico è molto basso. Secondo quanto riporta Money.it, prima era di 28.000 euro, poi innalzata a 28.974 euro alla luce dell’ultimo rinnovo di contratto (l’ultimo sottoscritto riferisce al triennio 2019-2021).
Bonus defiscalizzazione e fondino, quando arriva e quali sono gli importi?
Allora chiarito una volta per tutte di che cosa si tratta, cominciamo subito dicendo che l’importo del bonus varia a secondo della capienza Irpef, quindi secondo quanto riporta Money.it, pare che la misura massima è di 490 euro, un importo che però spetterà in modo minore a chi non ha una sufficiente capienza Irpef per avere l’importo per intero.
Ad ogni modo, per poterlo ottenere non sarà necessario presentare nessuna domanda all’amministrazione di competenza, il bonus infatti sarà erogato in modo automatico a tutte le persone che ne hanno diritto. Infine l’arrivo dei soldi è sul punto di essere erogato, secondo quanto ha confermato Aspmi, il tutto dovrebbe avvenire nel cedolino di Febbraio 2023.
Discorso diverso per quanto riguarda il fondino, in questo caso, sempre nel mese di Febbraio e solo per i dirigenti delle Forze Armate e della Polizia, dovrebbe arrivare un ulteriore bonus nella busta paga, le cifre, cosi come riporta sempre Money.it, saranno: 20 euro al mese al Maggiore; 30 euro al mese al Tenente Colonnello. A questo poi vanno aggiunte le maggiorazioni e quindi: 70% in più al personale che ricopre mansioni solitamente previste per un grado superiore 70% al personale che pur ricoprendo incarichi previsti dalla determina del Capo di Stato Maggiore della Difesa non percepisce l’indennità supplementare di comando e 40% al personale che percepisce l’indennità di comando.
Ad avere questo aumento saranno certamente i dirigenti dell’Arma dei Carabinieri, per tutti gli altri non ci sono certezze.
