Il golfista italiano, unico nella storia del nostro Paese ad aver vinto un Major, si sta preparando per il grande appuntamento in programma dal 25 settembre al 1° ottobre 2023, presso il Marco Simone Golf & Country Club, alle porte di Roma
Sta tornando il vero “Chicco” Molinari, quello che ha fatto sognare gli italiani nel 2018, diventando il primo (e ancora unico) italiano a vincere un Major (l’Open) e vivendo da protagonista assoluto il successo del Team Europe nella Ryder Cup dello stesso anno. Ecco perché adesso vuole fare di tutto per garantirsi un posto per la prossima edizione che si terrà per la prima volta nella storia in Italia, dal 25 settembre al 1° ottobre 2023, presso il Marco Simone Golf & Country Club, alle porte di Roma.
E i recenti risultati alla Hero Cup vinta da capitano e giocatore un mese fa e il quinto posto alla Abu Dhabi HSBC Championship fanno ben sperare, come spiegato dallo stesso Molinari in esclusiva a Notizie.com: “L’orizzonte temporale è ancora abbastanza lungo. La Ryder Cup ovviamente è una cosa che mi motiva e che ho in testa, ma non influenza gli allenamenti in generale. La concentrazione è sui tanti tornei importanti che sono iniziati in Medio Oriente e che adesso, fino ad aprile, saranno concentrati principalmente in America, dove sono tornato. Il mio programma è giocare un numero di tornei ottimale, sufficiente per garantirmi abbastanza punti ed essere in forma gara, senza però eccedere e avere così dei periodi a casa di lavoro e preparazione per quei passi in avanti che servono“.
Molinari e il rapporto con l’Italia
Si è trasferito da anni negli Stati Uniti il golfista piemontese, che però ha già in testa un ritorno a casa: “Mi sento italiano, penso che torneremo in Italia. Il quando dipende anche da dinamiche familiari che non sono unicamente ristrette al mio lavoro. L’America è un’opportunità dal punto di vista sportivo, sarebbe ipocrita dire che non è così. La differenza di livello, di soldi e di tante altre cose è talmente ampia che è una scelta facile per noi atleti”.
Un assaggio dell’Italia spera però di riaverlo alla Ryder Cup, quando i tifosi italiani faranno la differenza: “Un ambiente caldo, ti aiuta a concentrarti, a cercare di dare tutto quello che hai. Soprattutto per noi golfisti, che siamo abituati a un pubblico più tranquillo e imparziale in generale. Quello che succede in un torneo di questo tipo è un’esperienza unica, un fattore tra che a noi giocatori che abbiamo già partecipato porta a dire che la Ryder Cup è uno spettacolo e un evento unico“.