ESCLUSIVA – Paolo Lorenzi: “Djokovic non deve rendere conto a nessuno”

L’ex numero 33 al mondo si è schierato dalla parte del tennista serbo, travolto dalle polemiche per l’esenzione ricevuta dalle autorità australiane che gli consentirà di partecipare al primo slam dell’anno.

Novak Djokovic e Paolo Lorenzi
Novak Djokovic e Paolo Lorenzi (Getty Images)

Novak Djokovic agli Australian Open, la polemica continua. L’esenzione ricevuta pur non essendo vaccinato ha fatto insorgere colleghi e addetti ai lavori. In queste ore si sono avvicendati pareri autorevoli di ex tennisti che hanno preso posizione contro la corsia preferenziale che gli organizzatori del primo slam dell’anno hanno riservato al numero 1 al mondo.

Lo stesso primo ministro dell’Australia, Scott Morrison, ha affermato: “Se le prove dell’esenzione medica non saranno sufficienti, Djokovic tornerà a casa con il primo volo“. Ma quali sono le ragioni che hanno consentito al serbo di poter partire per Melbourne? L’ultima ipotesi è che il tennista abbia avuto il covid (e sia guarito) una seconda volta negli ultimi sei mesi, il che sarebbe perfettamente regolare. Un tipo di esenzione che anche altri giocatori hanno ricevuto per lo stesso motivo.

“Non penso che Nole sia stato privilegiato”

Lorenzi e Djokovic -AEGON Championships at Queen’s Club on June 9, 2010 in London, England.

Tra chi ha preso le parti di Djokovic, c’è l’ex tennista Paolo Lorenzi. Intervenuto in esclusiva ai microfoni di Notizie.com, il numero 33 al mondo nel 2017, che si è ritirato lo scorso agosto, ha spiegato la sua posizione sulla polemica che ha investito il miglior giocatore del mondo.

Tanti ex tennisti hanno preso una dura posizione contro Djokovic, lei che idea si è fatto?

Per quanto riguarda Nole, io credo che lui abbia fatto una richiesta alle autorità australiane perché non ha fatto il vaccino, però questa richiesta è stata approvata. Penso che siano stati i medici a dare l’ok: noi non lo sappiamo di preciso perché lui l’abbia richiesta. Quindi è così… tutto quello che hanno detto, se non sappiamo ciò che è successo è anche difficile esprimere un giudizio”.

Un commento sulle parole di Tony Nadal, zio di Rafa, che ha chiesto a Djokovic di dare spiegazioni sulla vicenda?

Se come ha detto Tennis Australia, anche altri giocatori hanno avuto questo tipo di esenzione, Djokovic non deve rendere conto a nessuno. Poi è vero, dato che lui ha detto di averla ricevuta, sta a lui spiegare il perché della richiesta e dare delle spiegazioni. Io non ci vedo niente di strano se lui, come altri giocatori, hanno avuto questo tipo di vantaggio. Se invece fosse solo lui, la cosa sarebbe diversa. E comunque non darei la colpa a Djokovic quanto a chi gli ha dato il permesso”.

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Stato d’animo di chi giocherà come Djokovic?

Innanzitutto sono convinto che quando un giocatore entra in campo non pensa più a questo tipo di discorsi. Per quanto riguarda i privilegi sappiamo che in qualunque sport i primi al mondo ne hanno, anche se in questo caso realmente non ritengo che questo sia un privilegio, perché quando sono uscite le iscrizioni all’Australian Open loro avevano già detto che ci sarebbero state delle esenzioni e quindi nella realtà dei fatti c’è da capire se sia stato solo Djokovic a riceverla, se l’hanno ricevuta anche altri giocatori e qual è il motivo reale. Fino a quando non sapremo queste cose, non potremo dire se sia stato un privilegio o no”.

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