Giorno del ricordo: la strage dimenticata per troppi anni

Ecco cos’è il Giorno del ricordo e perchè viene celebrato il 10 febbraio di ogni anno. Una delle più atroci stragi commesse a danno dei cittadini italiani

Una tragedia avvolta nel silenzio, dimenticata per anni. Accantonata in un angolo e offuscata da interessi politici e culturali. La tragedia che ha colpito il nostro Paese, provocando migliaia di morti e la deportazione di intere famiglie, è una delle pagine più nere italiane. Si stima che furono tra i 3000 e i 5000 i nostri concittadini trucidati nelle Foibe dall’esercito di Tito.  Ma quello che più colpisce, è che intere generazioni, di questa vicenda, non ne hanno mai sentito parlare.

Foibe
Il giorno del ricordo celebra la strage delle Foibe -Notizie.com –

Per anni nessun libro di storia, nessun testo, ha mai fatto accenno a ciò che accadde alla popolazione italiana del Friuli Venezia Giulia e della Dalmazia, alla fine della seconda guerra Mondiale. Intere famiglie italiane, costrette ad abbandonare la propria terra; persone  trattate come cittadini di serie B. Anche dagli stessi connazionali, una volta che hanno tentato di rimettere piede sul suolo natio. Una tragedia nascosta, per ragioni chiare. Le stesse che portano, alcuni esponenti di quello stesso mondo politico capace di offuscare quasi 5000 morti, a parlare di revisionismo, ogni volta che si apre la pagina dedicata al Giorno del Ricordo.

“Ha fatto comodo che fosse così –  ha dichiarato ai nostri microfoni Carla Cace, presidente dell’Associazione Dalmata – c’erano logiche geopolitiche precise. Al termine della seconda guerra mondiale gli alleati, che avevano grossa influenza sull’Italia, avevano tutto l’interesse a tenere in piedi il regime jugoslavo del maresciallo Tito, che era una sorta di cuscinetto contro lo sviluppo dell’Urss. All’aspetto geopolitico va aggiunta anche una componente ideologica, che spinse i nostri politici a fare buon viso a cattivo gioco e poi ricordiamoci che la storia era stata presentata erroneamente come una guerra tra fascisti e comunisti. Quindi non c’era interesse ad andare a fondo a questa storia. Dulcis in fundo, con i soldi dei beni degli italiani abbiamo anche pagato i debiti di guerra. Una lunga serie di ragioni che, dopo tantissimi anni si sono sciolte e il muro di omertà è stato sfaldato”.

Il giorno del ricordo dal 2004

Foibe
Le celebrazioni per il Giorno del Ricordo (Ansa) – Notizie.com

A partire dal 30 marzo del 2004 è stato infatti istituito, con legge n.92, il Giorno del Ricordo, che si celebra ogni 10 febbraio. Un giorno dedicato alle celebrazioni e al ricordo. Una giornata nella quale le istituzioni, a partire dal Presidente della Repubblica, provano a rievocare ciò che accadde nel nostro Paese alla fine degli anni quaranta. Lo scopo del Giorno del ricordo, così come stabilito dalla legge, è quello di conservare e rinnovare “la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo degli istriani, dei fiumani e dei dalmati italiani dalle loro terre durante la seconda guerra mondiale e nell’immediato secondo dopoguerra(1943-1945), e della più complessa vicenda del confine orientale”.

Il Giorno del Ricordo permette di rendere onore a tutte le vittime dei massacri delle Foibe: eccidi macabri a danno dei cittadini italiani del Friuli Venezia Giulia e della Dalmazia, ad opera dei partigiani jugoslavi di Tito. Le Foibe sono inghiottitoi carsici, nei quali venivano gettati i corpi delle vittime.  Le stragi iniziarono dall’8 settembre 1943, fino al 10 febbraio 1947, giorno in cui vennero firmati i trattati di pace di Parigi.

 

 

Gestione cookie