Bruxelles, Meloni e la “tiratina d’orecchie” a Macron su Zelensky

Direttamente da Bruxelles è intervenuta la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Quest’ultima ha voluto fare una “tiratina d’orecchie” al presidente francese Macron in merito alla vicenda della riunione con Zelensky 

Meloni interviene da Bruxelles
Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni (Ansa Foto) Notizie.com

Arrivano direttamente da Bruxelles, dove di trova in questo momento, le parole da parte di Giorgia Meloni. Quest’ultima è ritornata a parlare nuovamente della vicenda che si è verificata ieri e che ha scatenato un po’ di polemiche. Ovvero la “strigliata” che avrebbe fatto al presidente francese Emmanuel Macron. Tanto è vero che aveva definito “inopportuno” l’incontro con il numero uno dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky.

Negli ultimi minuti la premier è voluta ritornare nuovamente sull’argomento rilasciando altre dichiarazioni in merito. Queste sono alcune delle sue parole dette durante la conferenza stampa nella capitale belga: “Se fossi stata invitata all’Eliseo per l’incontro con il presidente ucraino Zelensky avrei consigliato di non fare quella riunione perché a noi sull’Ucraina interessa soprattutto dare un messaggio di compattezza“.

Bruxelles, Meloni su Macron: “Avrei evitato riunione con Zelensky

Meloni da Bruzelles
Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni (Ansa Foto) Notizie.com

La premier ha continuato il discorso ribadendo, sempre di più, il suo pensiero: “Non è facile per nessuno di noi gestire il tema dell’Ucraina con la nostra opinione pubblica. Le persone sono spaventate, giustamente, sono preoccupate. Quello che noi facciamo per sostenere il Paese orientale europeo, ritenendolo giusto, sul piano del consenso non può essere visto come il metodo giusto“.

In conclusione ci ha tenuto a ribadire: “Abbiamo privilegiato quello che era giusto rispetto a quello che era utile. Non è questione dell’Italia, a me non interessa stare in una foto che non condivido. A Parigi c’erano due presidenti europei, ne mancavano 25“. “Finora tutto il segreto e l’efficacia della reazione europea alla guerra in Ucraina è stata l’unità, stiamo facendo tutti dei sacrifici e invece in questo modo si indebolisce tutto questo lavoro” ha concluso.

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