Sanremo 2023, il monologo dell’attrice Chiara Francini sulle donne che si sentono “sbagliate” per un tipo di scelta che hanno deciso di prendere
Come co-conduttrice della quarta serata del Festival di Sanremo è stato il turno di Chiara Francini. Quest’ultima ha deciso di attuare un monologo che, in realtà, è un tema che molte donne pensano e che, allo stesso tempo, ci soffrono. Ovvero quello di essere sì donna, ma non madre. Per scelta o meno. Ed è per questo motivo che molte di loro si sentono “sbagliate” per questo tipo di decisione. Si tratta di un tabù assolutamente da non sottovalutare. Anche perché i dati, specialmente nel nostro Paese, parlano fin troppo chiare: sono molte le donne che hanno deciso di non fare figli.
Un monologo molto toccante che è stato apprezzato dal pubblico presente ed anche da quello da casa. Gli stessi che le hanno fatto i complimenti per aver utilizzato le parole giuste in un tema decisamente molto delicato. Questa è una parte del suo discorso: “Arriva un momento della vita in cui è chiaro che sei diventato grande: quando hai un figlio. Ora, io un figlio non ce l’ho, però credo sia una cosa dopo la quale è chiaro che non potrai più essere più giovane come lo eri a sedici anni, col liceo, la discoteca e il motorino. E c’è un momento in cui tutti intorno a te cominciano a figliare“.
Poi ha voluto citare alcuni esempi: “Quando un’amica ti dice che è incinta e tu mai non sai che faccia fare. Qualcosa dentro di te esplode, con un buco. Mentre accade tutto questo, tu devi festeggiare: la gente incinta è violenta e vuole solo essere festeggiata. Non c’è spazio per la tua paura, per la tua solitudine. Se non mi sbrigavo io un figlio non lo avrei mai avuto. E se anche mi sbrigavo. Non era mica detto, magari il corpo ti fa il dito medio e tu, allora, rimani col dubbio di aver sbagliato e di sentirti una fallita“. Tanto da citare anche una leggenda come Oriana Fallaci: “Essere donne è un’avventura meravigliosa“.
Sanremo, il monologo della Francini sulle donne che si sentono “sbagliate”
Il monologo, poi, è continuato: “Si arriva a immaginare un figlio. “Se viene troppo diverso da me? So e quasi spero che se sarai maschio sarai gay, e ti amerò così tanto. Vienimi su brillante. Odia il male e l’ingiusto. Non essere una di quelle creature troppo buone, perché poi dovrei passare la vita a difenderti. Penso di essere una donna di m***a: non so cucinare, mai stata sposata e perché non ho avuto figli.
So che non è così, ma dentro di me è come se lo fosse e c’è questa voce che lo dice. Ti aspetto e ti desidero così tanto che sarai per forza una delusione. Ma come parlo? Ma che mamma sono? No, ancora non sono una mamma”. Forse sei tu che non vuoi venire da me. Volevo solo essere brava, che tu fossi fiero di me. Forse perché ci sei sempre stato“.