Il video circola in rete e genera una forte ondata di polemiche: il deputato è stato beccato mentre guardava il video hard.
Una foto compromettente, scattata dall’alto da chi aveva l’obiettivo di scatenare una polemica, e a conti fatti è riuscito nel suo intento.
Lo scatto ritrae un deputato che durante un dibattito molto importante, dal suo cellulare guarda un video hard. Immagini troppo compromettenti, in cui è chiaro l’atteggiamento del deputato. Ha estratto il suo smartphone e mentre il Premier parlava, ha iniziato a visionate alcuni filmati a luci rosse. Chi lo ha immortalato ha fatto in modo che quella foto uscisse, e rapidamente l’immagine che ritrae il deputato Zvonimir Stevic mentre guarda dei filmati porno seduto sul suo seggio del Parlamento durante il discorso del premier Aleksandar Vucic, ha fatto il giro del web.
Inevitabile una bufera, non solo per il gesto, ma anche per la portata del dibattito nel parlamento serbo, in cui si discuteva di una questione molto importante. Le conseguenze, per Stevic, sono state immediate, e soprattutto molto pesanti.
Guarda un video hard nel parlamento in Serbia: le conseguenze
Nel mirino in Serbia finisce il deputato Zvonimir Stevic. Durante il dibattito in cui si discuteva delle tensioni in Kosovo, è stato pizzicato mentre visionava contenuti hard sul suo smartphone, e dopo il caos che si è scatenato Stevic ha deciso di dare le dimissioni. Politico di lungo corso e già presidente del “Comitato per il Kosovo” del parlamento serbo, Stevic è un esponente del partito socialista che è al governo di Belgrado.
La sua reazione, almeno da quanto filtra da fonti governative, è stata immediata. Il ministro degli esteri, socialista, ha parlato di scandalo e di disastro. Ha poi chiesto immediatamente le dimissioni dalla carica di deputato, sottolineando che non può essere compatibile con lo scatto finito in rete. Ivica Dacic, ministro degli Esteri e leader del Partito socialista ha pubblicamente chiesto di lasciare il ruolo a Stevic, che avrebbe risposto di essere un “soldato di partito” e quindi di essere pronto a a fare quello che gli è stato chiesto.