Il direttore generale della Ryder Cup Italia elogia il progetto: “Il nostro obiettivo è stato quello di rendere questo sport popolare e ci riusciremo”
Per molti è un illuminato. Uno di quei dirigenti dai quali puoi solo imparare e ai quali puoi affidare un progetto che sia legato allo sport e allora stai sicuro che riuscirà a valorizzarlo al massimo e a renderlo importante. Già perché Gian Paolo Montali è un nome, una garanzia di successo. E’ accaduto quando era allenatore di pallavolo, dove ha vinto tutto quello che c’era da vincere, poi è passato al calcio e anche lì, pur stando alla Juventus, ha dimostrato che si poteva vincere con un’immagine diversa e, diciamo, migliore.
E’ stato negli anni più difficili, quelli della rifondazione e quando la Juve è tornata a vincere le fondamenta le aveva messe lui. Ora Montali è il direttore generale del progetto Ryder Cup, terzo sport diverso rispetto da dove era partito. Ma anche qui le premesse sono incredibili. E il lavoro che è stato fatto è importante e la dimostrazione è davanti agli occhi di tutti, anche di quelli che col gol hanno ben poco a che fare. “Cerco di portare la mia esperienza e il lavoro che è stato fatto fino ad ora è di quelli importanti, con l’unico scopo di riuscire a fare arrivare a tutti la bellezza di giocare a golf“, le parole del dirigente.
“Il golf è l’unico sport dove non c’è l’arbitro, qui non si può rubare, chi lo fa viene sbattuto fuori senza se e senza ma”
Per Montali questo nuovo ruolo è una vera e propria missione, anche e soprattutto per far arrivare il golf a tutti. Che sia davvero accessibile a tutti. A Notizie.com spiega il suo punto di vista: “Abbiamo lavorato tanto in questi anni proprio per cercare di far capire quanto fosse bello e importante giocare e praticare uno sport come questo. Non è assolutamente vero che sia solo per ricchi, noi proprio per far arrivare la Ryder Cup, che non è solo un torneo, ma un movimento, a tutti abbiamo fatto degli accordi con delle aziende in tutto il mondo e adesso ne trarremo benefici”
Per Gian Paolo Montali è già un successo: “Questa manifestazione creerà un movimento pazzesco, arriveranno degli introiti mai visto per il nostro paese, per questo valeva la pena investire tempo e passione per allargare la forbice e far capire alla gente che non lo conosce, che giocare a golf o farlo praticare ai più piccini costa meno di giocare a tennis, andare a sciare o anche giocare a calcio. E’ uno sport per tutti, è questa la nostra missione e ci stiamo riuscendo”. E non ha tutti i torti anzi, la gente che si è riversata a Villa Borghese in occasione di Golf in piazza è davvero tanta e per molti si è trattato della prima volta.