Spalletti: “Disposti a morire per il Napoli, ma per lo scudetto serve calma…” [VIDEO]

Il tecnico partenopeo partecipa al premio Andrea Fortunato e si commuove un po’ ricordando il giocatore ed esalta la sua squadra

Non chiedetegli dello scudetto, di una corsa ormai in discesa perché, nonostante i 13 punti di vantaggio sulla seconda, Luciano Spalletti ti guarda con occhi assassini e si mette a ridere, cercando di cambiare discorso o di attenuarlo. Non ci vuole pensare, non vuole parlare della corsa al titolo perché la pressione sta diventando sempre più forte e lui non vuole che vada sopra la squadra. “Scudetto? Ci vuole calma, pazienza e tanta voglia di andare avanti senza problemi, cercando di fare quello che serve partita dopo partita”, le sue parole, poi si mette a ridere. E riparte.

Il tecnico
Il tecnico del Napoli Luciano Spalletti (foto Notizie.com)

Sul futuro e su come gestire la pressione che comincia ad essere tanta e importante, Luciano Spalletti dice la sua: “Non so se so effettivamente gestirla, è un amore importante quello che si riceve, un abbraccio importante. Noi abbiamo l’imposizione di restituire tutto l’amore per questo sport che riceviamo. Ci vuole calma, molta calma, perché ancora abbiamo del lavoro da fare e un numero di partite che non ci consentono di avere distrazioni. Mi fa piacere che la squadra sia così attenta e vogliosa di giocare le partite una per volta, come sta facendo”.

L’emblema è un po’ il secondo gol, dove ha messo la testa Kim su una palla che stava uscendo”

L'intesa
Luciano Spalletti e Osimeh durante una partita del Napoli (Ansa Notizie.com)

Per Spalletti è tutta una questione di testa e prova ad andare oltre allo scudetto, un modo per sviare la domanda e non rispondere:  “La questione è che se non diamo il massimo non riusciamo ad essere squadra forte, non andiamo a riconoscere la totale qualità che ha la nostra squadra. Se noi entriamo dentro un po’ presuntuosi e convinti che qualcosa ci verrà dato d’ufficio, quell’errore verrà pagato caro. Abbiamo bisogno di essere immersi nella sfida, di riconoscerla in maniera vera e netta attraverso le sue difficoltà. Si va in campo disposti a distruggerci per un risultato. L’emblema è un po’ il secondo gol, dove ha messo la testa Kim su una palla che stava uscendo e con un giocatore della Cremonese che stava calciando: lui è andato lì a metterci la faccia, la testa”.

Infine una parola su Kvara, e Spaletti non tardisce: “Lui è veramente uno che ha sensibilità nel dribbling, nell’accarezzare la palla, nel portare quelle finte così difficili da cui difendersi. Momo Salah è uno di quelli che ha questa qualità nello stretto e nella finalizzazione così precisa, che non sentiva le pressioni. Lui si vede che è un ragazzo tranquillo: avrà un grandissimo futuro”

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