Incredibili le conseguenze per le gravi complicazioni dopo una polmonite. Al Palavela di Torino, in coppia con Tatiana Navka, vinse la medaglia d’oro nella danza con una prova da sogno
Negli ultimi giorni il mondo dello sport è stato colpito dalla triste, oltre che assurda, notizia della malattia che ha colpito l’ex pattinatore russo. Una polmonite presa in una forma molto grave lo ha costretto prima al ricovero, poi alla respirazione artificiale ed ora addirittura all’amputazione degli arti.
Roman Kostomarov è stato uno dei più grandi pattinatori sul ghiaccio della storia. Proveniente dalla grande scuola russa della danza sul ghiaccio, è stato campione olimpico nel 2006, mentre per due volte di fila è riuscito a laurearsi campione del mondo, 2004 e 2005. Ha vinto anche per tre volte la finale del Grand Prix tra 2003 e 2005, ed è stato tre volte campione europeo, tra 2004 e 2006.
Un dramma inspiegabile
Non ha mai smesso di calzare i pattini, ha continuato in questi ultimi anni a partecipare a spettacoli sul ghiaccio, perché la danza sul ghiaccio era tutta la sua vita. Era stata la passione da ragazzo, era stata la gloria sportiva e ora era diventata un lavoro con i meeting e le partecipazioni agli spettacoli in giro per l’Europa, ma il destino si è accanito contro Roman Kostomarov, uno dei più grandi danzatori sul ghiaccio della storia che è costretto a lottare tra la vita e la morte, con la certezza che non potrà tornare a danzare sul ghiaccio. Una storia assurda per un dramma davvero senza spiegazione quella dell’ex atleta russo ricoverato da alcuni giorni a causa di una polmonite acuta che aveva costretto i medici dell’ospedale di Kommunarka in Russia, dove era stato ricoverato, a collegarlo alle macchine per la ventilazione polmonare artificiale per una grave insufficienza respiratoria.
Strumenti come l’Ecmo (ossigenazione extracorporea a membrana), scrivono in Russia, lo hanno tenuto in vita, ma dei problemi circolatori hanno portato al deterioramento di alcuni tessuti che hanno reso necessaria l’amputazione prima dei piedi e poi delle mani anche se, sugli arti superiori circolano versioni contrastanti. Qualcuno dice che si è reso necessario amputare soltanto alcune dita delle due mani. In questo momento il pattinatore russo si trova ancora in terapia intensiva, sembra che le sue condizioni generali stiano migliorando, ma la situazione rimane precaria.
Un campione assoluto
Kostomarov è stato atleta di talento incredibile, fu soprannominato “toreador” per come aveva fatto sognare interpretando la Carmen sul ghiaccio. Nel corso della sua carriera, oltre a due titoli mondiali e a tre titoli europei, si ricorda la straordinaria medaglia d’oro nella danza sul ghiaccio in coppia con l’altra straordinaria atleta russa, Tatiana Navka, alle Olimpoiadi di Torino 2006. La coppia, allenata da Alexander Zhulin, al Palavela tenne fede al pronostico, mettendo in fila gli statunitensi Ben Agosto-Tanith Belbin e gli ucraini Olena Hrushyna-Ruslan Goncharov, con gli azzurri Barbara Fusar Poli-Maurizio Margaglio, soltanto sesti a causa di una caduta. Sarebbe stata la loro ultima uscita agonistica.
Oggi, 46 compiuti da poco, è il marito di Oksana Domnina che, insieme a Maxim Shabalin, nel quadriennio olimpico successivo a quello di Navka-Kostomarov, avrebbe vinto due ori europei e uno iridato, fino al bronzo a cinque cerchi di Vancouver 2010. “Buon compleanno mio eroe, mio amato, mio campione di tutto“, ha scritto la Domnina in un post sui social, “sono orgogliosa di te, del tuo coraggio, della tua forza e del tuo zelo. Mai avremmo immaginato di vivere un momento come questo, ma lo supererai presto”. “Tutto il mondo dello sport gli è vicino”, ha commentato il ministro dello sport russo Oleg Matytsin, “e sono certo che il lavoro degli specialisti, insieme all’affetto dei suoi cari e dei tanti tifosi, lo aiuteranno a uscirne in fretta”.