Il Cda dell’azienda, che aveva rinnovato la fiducia all’Amministratore, comunica la decisione presa dalla presidente per “motivi personali”
Una storia che ha il sapore della vergogna e ogni giorno che passa sempre di più Quanto hanno denunciato alcune lavoratrici dell’azienda Acea tramite il quotidiano Repubblica di vessazioni, discriminazioni e maltrattamenti fa davvero venire la pelle d’oca, ma ancora di più vedendo che, nonostante le denunce, la maggior parte delle persone e dei dirigenti sono ancora lì a loro posto, tranne una. Già perché uno dei funzionari più importanti di Acea ha deciso di venire fuori allo scoperto e di dare le dimissioni.
Si tratta della presidente Michela Castelli, una delle prime che era stata informata su quanto accadeva in azienda ma avrebbe fatto finta di nulla o comunque trovato tali denunce infondate o addirittura prive di senso. Ma ora si è dimessa e se Acea fa di tutto per dividere le due cose, ecco che arriva la lettera: “L’avvocato Michaela Castelli ha rassegnato le proprie dimissioni, con effetto immediato, dalla carica di Consigliere e Presidente del Consiglio di Amministrazione di Acea Spa”, la pec inviata al Cda di Acea. Una lettera che ha spiazzato tutti, anche se pare fosse nell’aria.
Una decisione presa per motivi personali
Tutto quello che sta succedendo ad Acea coinvolge direttamente il Comune di Roma che controlla e nomina i dirigenti e i funzionari, ma fino ad ora il Sindaco Gualtieri si è ben guardato di dire qualcosa in riferimento. Probabilmente vuole attendere gli sviluppi e capire meglio la situazione o forse è troppo per uscire allo scoperto, visto che gran parte di quei dirigenti, se non proprio tutti, sono stati nominati dal Campidoglio. Una pagina nera, anche perché lavoratrici costrette a fare cose che non rientrano nelle loro mansioni, come servire il pranzo o mettersi dei vestiti ad hoc perché facevano fare bella figura all’Ad Palermo o ancora camminare in punta di piedi perché lo stesso dirigente non sopportava il rumore dei tacchi è qualcosa che nel 2023 non si può ascoltare.
Ad ogni modo le dimissioni della presidente Castelli sono arrivate a pochi giorni di distanza da tutte queste denunce presentate dalle hostess che proprio non ce la facevamo più. “Con la presente porto a Vostra conoscenza la decisione, assai ponderata e assunta non senza dispiacere, di dimettermi dalla carica di consigliere e Presidente del Consiglio di Amministrazione di Acea S.p.A., con effetto immediato”, la lettera iniziale della Castelli inviata al Cda di Acea. “Si tratta di una decisione, di natura strettamente personale, la cui maturazione ha preso avvio negli ultimi giorni dell’anno appena conclusosi e che si è via via consolidata nel contesto dei nuovi assetti di governance indicati dal socio di controllo. L’accelerazione verso nuovi progetti strategici dell’azienda mi ha portato a ritenere giunto il momento di lasciare spazio a nuove figure volte a proseguire, nell’ambito di tali nuovi assetti, i compiti attribuiti al Presidente di Acea”, la parte finale della lettera mandata al Cda e diffusa dall’Ansa.