Duro botta e risposta alla Camera tra maggioranza e opposizione dopo l’informativa sulla vicenda Donzelli-Delmastro e la questione Cospito, da parte del Ministro della Giustizia Nordio
Nel pomeriggio alla Camera, il ministro Nordio ha riferito sugli esiti dell’istruttoria ministeriale svolta a seguito delle affermazioni fatte in Aula dal deputato di Fratelli d’Italia in merito ad alcune informazioni contenute nelle relazioni del Dap, per quanto riguarda le vicende del cosiddetto “caso Donzelli” e sulla vicenda dell’anarchico Cospito.
La dura replica dell’opposizione
Clima surriscaldato alla Camera durante l’informativa del Guardasigilli per quanto riguarda la vicenda delle intercettazioni nel caso Donzelli-Delmastro. “Quanto ai colloqui riportati, visto che si è ipotizzato che fossero state divulgate delle intercettazioni disposte dalla magistratura: nessuna di queste è mai stata divulgata, né sarebbe stato possibile perché non esistono” Questa una delle dichiarazione riferito dal ministro Nordio davanti alla Camera, che hanno fatto risentire e non poco la parte dell’opposizione presente in aula che ha immediatamente controreplicato. “In occasione delle richieste che sono state presentate di accesso agli atti dai colleghi Bonelli, Lai e Grimaldi il suo ministero ha dichiarato che sono atti riservati e non divulgabili e non si può avere copia perché lo dice espressamente la legge”, ha affermato la capogruppo del Pd alla Camera, Debora Serracchiani che ha poi proseguito “nessuna richiesta di accesso agli atti è mai stata fatta dall’onorevole Donzelli, mai, mai“, ha aggiunto l’esponente Dem e “prima del 31 gennaio non è stato presentato nessun atto di sindacato ispettivo da parte dell’onorevole Donzelli e da parte di Fratelli d’Italia. In un Paese normale basterebbe questo per chiedere scusa e lasciare l’incarico di vicepresidente del Copasir”.
“Siamo al teatro dell’assurdo”
Citando le leggi sulla riservatezza degli atti e dei documenti del Dap, Serracchiani ha insistito sul fatto che anche le conversazioni di Cospito con i camorristi nel penitenziario di Sassari, rese pubbliche da Delmastro e Donzelli, dovrebbero essere riservate e non accessibili, “Siamo all’ assurdo: signor ministro, mi appello alla sua onestà intellettuale e alla sua intelligenza chiedendole di non offendere la nostra. Le pare normale signor Ministro, ha domandato l’esponente Dem, “che siano divulgati? Per giustificare tutto questo siamo all’arzigogolo giuridico: gli atti sono riservati, ma se le richiede un parlamentare allora “latu senso” rientrano dell’attività di sindacato ispettivo”. La tesi sostenuta da Donzelli e difesa da Nordio è stata ancora una volta contestata nell’intervento della Serracchiani.”Non sono attività di sindacato ispettivo l’accesso agli atti e poi non c’è stata nessuna attività di accesso agli atti da parte del deputato Donzelli e poi prima del 31 gennaio nessun atto di sindacato ispettivo è mai stato fatto dal gruppo di Fdi”.