Il leader di Italia Viva sull’ipotesi Draghi al Colle: “Serve maggioranza presidenziale, non Tweet”
Matteo Renzi apre il dibattito sul prossimo presidente della Repubblica. “Nell’ultimo anno ogni giorno sono stato fiero di aver combattuto con gli amici di Italia viva per mandare a casa Conte e portare Draghi. Persino chi ci odia dovrebbe dirci grazie: abbiamo salvato l’Italia. Non sono dunque titubante su Draghi, ma faccio politica. Draghi è un punto di forza di questo Paese. Se vogliamo mantenerlo a Palazzo Chigi gli va data massima agibilità politica. Se vogliamo che stia al Colle va costruita una maggioranza presidenziale, ma anche una maggioranza politica per il governo del dopo. Per farlo serve una iniziativa politica non tweet a caso”, ha dichiarato in un’intervista al Corriere della Sera il leader di Italia Viva.
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Per Renzi, un capo dello Stato di centrodestra non è un problema, “ma sembra che i primi a non voler costruire consenso su un candidato di quest’area siano proprio i colleghi del centrodestra. Hanno i numeri ma non la strategia”. Berlusconi ha chance? ‘Lui ci crede, il resto del mondo molto meno’. Renzi si dice d’accordo con chi afferma che spingere Draghi al Colle significa volere le elezioni. “Meloni ha bisogno delle elezioni perché ha iniziato il calo nei sondaggi – aggiunge l’ex premier -. La crisi di Conte è conclamata e Di Maio aspetta solo le Amministrative di primavera per fargli le scarpe”. Quanto a Letta, “se non si vota deve fare il congresso e vincere le primarie, esercizio nel quale non ha grande esperienza’. Questi leader ‘vogliono il voto anticipato per esigenze personali’, dichiara il leader di Italia viva, per il quale le elezioni vanno invece fatte ‘a fine pandemia e con il Pnrr impostato, nel 2023”.
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Sul progetto centrista, ‘vediamo come evolverà il rapporto con i gruppi di Toti e Brugnaro. Diciamo che senza di noi è difficile fare un presidente della Repubblica. Ma senza di noi è proprio impossibile fare un nuovo governo. Siamo i garanti della prosecuzione della legislatura fino a scadenza naturale’, riflette l’ex premier.