Serie A, le nuove regole alimentano il caos: l’ironia di Marco D’Amore

La Lega introduce nuove regole per gestire il caos dei contagi in Serie A: Marco D’Amore sui social esprime le sue perplessità.

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Marco D’Amore, simpatico post sul protocollo della Serie A (Getty Images)

Quattro partite rinviate, altre in bilico, la prossima giornata in forte dubbio. Fra match fantasma, l’Inter che si allena sul campo del Bologna in attesa di una gara che non si è giocata e i tamponi in corso, il pomeriggio di Serie A è un caos senza fine. La Lega, con scarso tempismo, sta provando a gestire il braccio di ferro con le Asl, stilando un regolamento con diverse norme per tentare di non bloccare il campionato.

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Il nuovo protocollo prevede che le squadre con uno o più casi di Covid debbano scendere in campo a patto che dispongano di almeno 13 giocatori, tra cui un portiere. Per raggiungere il limite minimo i club possono attingere sia dalla prima squadra che dalla Primavera e i calciatori scelti devono risultare negativi al tampone entro le 24 ore antecedenti alla gara di riferimento. Nel caso in cui una squadra non dovesse osservare tali indicazioni si procederà ad assegnare il 3-0 a tavolino. Si rischia quindi il caos con una norma che comunque non mette la parola fine alla vicenda. E l’ironia social coinvolge anche Marco D’Amore. L’apprezzatissimo attore, molto famoso per il ruolo di Ciro nella fortunatissima serie tv Gomorra, ha detto la sua sui social. Come sempre con ironia e intelligenza.

Marco D’Amore sulle nuove regole della Serie A: il post scatena i follower

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La Serie A non si ferma, Marco D’Amore commenta il caos con una battuta (Getty Images)

“È tutto chiaro: 13 giocatori anche se nati prima del 1968, si gioca se si hanno due terzi di vaccinazione un quarto di quarantena, negativi da almeno 18 mesi anche se non abbastanza stagionati purché non si sia entrati in contatto con gente positiva, meglio se tristi”. Così Marco D’Amore, attore di Gomorra, commenta il protocollo della Lega in tema di gestione dei calciatori positivi. Sembra quasi uno spezzone tratto da “L’allenatore nel pallone”, famoso film che prendeva simpaticamente in giro tutti gli aspetti che gravitano attorno al calcio.

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Il caos però questa volta è reale, ed ha coinvolto tutti. Attori, ex calciatori, semplici appassionati continuano a commentare quanto accaduto. Restano infatti molti i dubbi. Basterà il protocollo ad impedire alle Asl di gestire il calcio? Di sicuro no, almeno fino a quando non ci sia una linea condivisa fra il governo e la Lega per capire chi fra le autorità sanitarie e i vertici del calcio avrà l’ultima parola sulle partite. E intanto Marco D’Amore scatena i fan, che hanno preso d’assalto il suo post manifestando le perplessità sulla gestione della giornata in corso e un immobilismo che ha creato solo tanta confusione.

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