Il Fideo in una lunga intervista rilasciata ai microfoni di ESPN, ha parlato di diversi argomenti, ma anche del rapporto tra Messi, Mbappé e della scelta del francese di rimanere al PSG. Una scelta che è stata quasi imposta dai vertici del club parigino. Di Maria è entrato nel dettaglio della questione.
Lui il PSG l’ha lasciato da qualche mese, contratto scaduto e la scelta di intraprendere una nuova avventura, anche per avere maggiore spazio perché a Parigi difficile trovarlo se hai davanti un trio come quello formato da Neymar, Messi e Mbappé.
Angel Di Maria oggi è un giocatore della Juventus e nelle ultime settimane è riuscito anche a trovare continuità, cosa che non gli era capitata in una prima parte di stagione tormentata dagli infortuni. Dopo il Mondiale, vinto con l’Argentina, però il Fideo è rinato e ora è inamovibile nelle idee di Massimiliano Allegri. L’oggi è a Torino, sulla sponda bianconera del Po, il domani si vedrà, perché il contratto di Di Maria è in scadenza a giugno e finora di rinnovo non s’è ancora parlato. L’argentino ha fatto sapere di voler giocare da protagonista la prossima Coppa America con l’Argentina nel 2024 e per farlo ha bisogno di rimanere in Europa, in un club che gli garantisca centralità nel progetto.
La Juventus, prima di rinnovare un contratto pesante, con ingaggio lordo che pesa per quasi otto milioni sulle casse del club, vuole capire cosa riserverà il futuro, se sarà Europa o meno. L’ex PSG intanto, in una lunga intervista a ESPN, ha parlato anche di Kylian Mbappé suo compagno sotto la Tour Eiffel e rivale in una delle finali Mondiali più belle della storia.
Di Maria rivela: “Hanno costretto Mbappé a rimanere, ma accanto ha Messi…”
I rapporti tra lui e l’enfant prodige sono sempre stati buoni – rivela il Fideo -, non ci sono mai stati particolari attriti con Mbappé. Insomma nello spogliatoio l’aria era abbastanza serena, ma per Di Maria il problema è sorto dopo la sua partenza, quando il PSG ha di fatto costretto Mbappé a restare a Parigi, sottoponendogli un rinnovo a cifre clamorose e soprattutto mettendogli in mano praticamente tutto l’aspetto tecnico del club: “Lo hanno obbligato a restare al PSG, proprio quando poteva andarsene. Gli hanno dato un ruolo da protagonista assoluto, gli hanno messo in mano il club, Mbappé e nessun altro”.
Ma c’è un dettaglio che fa tutta la differenza del mondo e che non permette a Kylian di essere del tutto libero: “Gli hanno dato questo potere e questa responsabilità mettendogli accanto il migliore della storia (Messi, ndr). È un po’ difficile far coincidere queste due cose. Mbappé ha una straordinaria carriera davanti a sé, è un bravo ragazzo e non credo che sia cambiato tanto“.