Guerra Ucraina, la Cina alza la voce: Wang Yi svela il piano per la pace per cercare di fermare questo conflitto, oramai prossimo al primo anniversario
In Ucraina si continua a combattere. Siamo arrivati al giorno numero 361, oramai ad un passo dal primo anniversario dall’inizio del conflitto. Ed è per questo motivo che la Cina è pronta ad alzare la voce e provare a sistemare le cose. Lo ha fatto direttamente con il capo della diplomazia del Partito comunista cinese, Wang Yi, durante la seconda giornata dei lavori del vertice. Un messaggio fin troppo chiaro da parte dell’uomo inquadrato in foto. Tanto è vero che ha annunciato queste parole: “La guerra in Ucraina deve finire”. Tanto da svelare il piano del Paese asiatico: ovvero quello della pace che deve avere una chance. Affinché non si vada incontro ad un disastro nucleare.
Non ha voluto dire altro, se non annunciare una iniziativa che partirà a breve. La Cina è sempre stata una alleata di Mosca, questo di certo non lo scopriamo oggi. Anche se è sempre restata distante da questo conflitto. L’appoggio a Putin, in questa guerra, non è mai arrivato. Ora non resta che aspettare il chiaro discorso da parte del presidente Xi Jinping. Quest’ultimo è pronto a parlare in occasione del primo anniversario del conflitto (24 febbraio). Proprio come faranno gli altri vertici di stato. L’idea è quella di porre fine a questo conflitto con un tema che riguardi la pace.
Guerra Ucraina, la Cina vuole un piano per la pace: Wang Yi chiaro
In merito a questo piano si è espresso anche l’attuale ministro degli Esteri del nostro Paese, ovvero Antonio Tajani. Queste sono state alcune delle sue parole: “Bisogna vedere esattamente cosa conterrà il piano cinese. Il fatto che la Cina si sia espressa è positivo. Anche perché non dimentichiamoci che svolge un ruolo importante nei confronti della Russia
. Anche l’Italia ha chiesto alla Cina di lavorare per la pace. Ci sarà anche un documento che porteremo alle Nazioni unite la settimana prossima. Vedremo se si possono combinare le due cose“. Negli ultimi giorni lo stesso Wang Yi ha incontrato proprio il ministro degli Esteri ed anche il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella.