Con la doppietta realizzata contro la Salernitana all’Arechi, l’attaccante della Lazio è diventato l’ottavo marcatore più prolifico di sempre della storia della Serie A, sorpassando proprio la leggenda della Fiorentina: “I record sono fatti per essere superati”
Un gol di sinistro facendosi trovare pronto all’appuntamento sull’assist di Marusic, poi un piattone di destro su calcio di rigore a sigillare la partita all’Arechi. Ciro Immobile ha realizzato una doppietta decisiva, che ha permesso alla Lazio di prendersi tre punti fondamentali in casa della Salernitana. Due reti che gli hanno consentito anche di piazzarsi all’ottavo posto nella classifica di tutti i tempi dei marcatori della Serie A, raggiungendo quota 191.
Si è messo alle spalle un’altra leggenda, il centravanti biancoceleste, che ha prima agganciato e poi sorpassato la leggenda della Fiorentina Kurt Hamrin. Lo svedese ha commentato questo avvicendamento in classifica in esclusiva ai microfoni di Notizie.com: “Sono record che è normale che vengano superati. Anche quando riuscì a sorpassarmi l’ex attaccante dell’Udinese, Antonio Di Natale, fu la stessa cosa“.
Hamrin sul record di Immobile
Questa volta è stato il turno di Immobile, un bomber che negli ultimi anni sta scrivendo partita dopo partita pagine di storia del calcio italiano: “È un giocatore molto forte, però adesso si fa più complicata per lui. Sarà difficile riuscire ad arrivare a quelli che stanno ancora più avanti in questa classifica, penso ovviamente a Silvio Piola, ma anche al terzo posto di Nordahl. Però è giusto che ci provi, ha tutto quello che gli serve per riuscirci. E poi, come ho già detto, i record sono fatti per essere battuti“.
Ciro Immobile ha segnato fino a questo momento 191 reti in 309 partite giocate, per una media di 0,62 gol a gara. Ne ha realizzate 5 indossando la maglia del Genoa, 27 con quella del Torino e 159 da giocatore della Lazio, club in cui gioca da sette anni. Davanti a sé in classifica adesso ha altri mostri sacri della storia del calcio. Il prossimo obiettivo è Roberto Baggio, in settima posizione a quota 205. A seguire poi la scalata vede come tappe Antonio Di Natale, arrivato a 209, José Altafini e Giuseppe Meazza insieme al quarto posto a 216 e poi appunto Gunnar Nordahl a 225, preceduto da Francesco Totti a 250 e infine il leggendario Silvio Piola, il cui primato di 274 sembra davvero inavvicinabile.