Il bomber biancoceleste nel giorno del suo compleanno si racconta ai microfoni della Radio ufficiale della Lazio. Tra ricordi del passato, un record di gol in continuo aggiornamento e speranze future
La Lazio torna da Salerno con una vittoria firmata dal suo bomber. Ciro Immobile infatti sigla la doppietta che consegna altri due punti alla squadra di Maurizio Sarri, rilanciandola in classifica proprio nel giorno del suo trentatreesimo compleanno. L’ennesima prestazione da protagonista di un campione entrato non solo nella storia della società, ma anche nel cuore dei tanti tifosi con l’aquila sul petto.
Un compleanno festeggiato con parenti e compagni di squadra
Dopo aver segnato due gol, Ciro Immobile ha deciso di festeggiare il suo compleanno numero 33. Una cena e una torta da dividere con la moglie Jessica, compagni di squadra, amici e parenti per continuare a festeggiare insieme il ritorno al gol. Infatti, dopo un piccolo periodo di appannamento dovuto a un infortunio che lo aveva tenuto lontano dai campi di gioco per alcune settimane, ci ha messo un paio di partite a ritrovare la forma di un tempo e, dopo il bellissimo gol di giovedì contro il Cluji in Conference League, è arrivata anche la doppietta in campionato. Il totale dei gol è salito a quota 192 e alla vetta assoluta all-time dei bomber ne mancano soltanto 83. “Al record di gol di Piola mancano 83 reti. Sono numeri pazzeschi i suoi. Per me è bello vedere questa classifica dei più grandi marcatori della storia della Serie A”, ha commentato Ciro a Lazio Style Radio. Nato nello stesso giorno dello sfortunato Sinisa Mihajlovic, Ciro ha rivolto un pensiero al campione serbo. “Mi fa piacere ricordare Mihajlovic, è capitato a volte di aver festeggiato insieme. Le nostre famiglie erano legate perché erano numerose. È bello ricordarlo oggi più che mai. Questo sport ti lascia emozioni, ricordi e sensazioni. Noi della Lazio abbiamo una storia importante, abbiamo avuto tanti giocatori che hanno fatto cose grandiose, ora li ricordiamo. Quando smetterò, spero più tardi possibile, si ricorderanno di me. A parte qualche rumorino, io non ho mai ricevuto critiche qui dai tifosi veri”.
Nella Lazio l’attaccamento alla maglia come punto di forza
Come gli attaccanti di razza sa perfettamente quando il vento è tornato a girare nel verso giusto e non si tira indietro nella corsa agli obiettivi stagionali. “Capisco il tifoso, il derby per noi è importante perché per loro lo è. Dobbiamo essere ‘sporchi’, lo abbiamo dimostrato in tante partite che siamo belli da vedere, ma quando c’è da legnare lo sappiamo fare pure noi. Siamo stati lucidi nelle ultime settimane. Ci siamo detti di non mollare dopo la sconfitta contro l’Atalanta, mentre oggi ci siamo detti di non esaltarci dopo il successo a Salerno. La classifica è corta”. Ciro poi, sempre ai microfoni di Lazio Style Radio, ha provato a spiegare il segreto di questa Lazio: “L’attaccamento alla maglia che c’è in questo club è punto di forza e di partenza su cui costruire una base forte e importante. Oggi nel calcio si cambia facilmente squadra, la nostra forza è quella, che siamo una famiglia. Chi si trova bene qui è difficile che voglia andare via. Se qualcuno lo vuole è perché pensa che il suo ciclo sia finito, senza rancore. Con il nuovo allenatore è finito un ciclo e ci sono state nuove motivazioni”.