L’ex giocatore dell’Udinese non giocava dallo scorso ottobre a causa degli infortuni. L’allenatore l’ha mandato in campo nel secondo tempo della sfida tra Sparta Praga e Jablonec.
In campo per la prima volta da quando ha fatto coming out. Jakub Jankto ha smaltito finalmente i propri problemi fisici ed è tornato protagonista in una partita ufficiale dopo circa 4 mesi. Non giocava dallo scorso ottobre a causa degli infortuni. Pochi giorni fa l’ex calciatore dell’Udinese aveva pubblicato sui propri profili social un video in cui affermava di non volere più nascondere la propria omosessualità, di sentirsi finalmente libero di rivelarla al mondo intero.
Un messaggio bellissimo, quello del classe 1996, che è stato apprezzato da parte di tutti i tifosi dello Sparta Praga, club che l’ha prelevato in prestito dal Getafe la scorsa estate. “Come tutti gli altri, voglio vivere la mia vita liberamente. Senza paura, senza pregiudizio, senza violenza. Ma con amore. Sono omosessuale e non voglio più nascondermi”, così aveva detto nel filmato postato su Instagram.
Il ritorno di Jankto: applausi e cori dagli spalti
In questo weekend, dopo le attenzioni ricevute per il coming out, è tornato a far parlar di sé in una partita del campionato ceco. C’era grande attesa per il suo ritorno sul terreno di gioco, riassaporato nella sfida con lo Jablonec, vinta per 3-0. Jankto è entrato nel secondo tempo, ma già durante il riscaldamento il suo nome era stato cantato dagli spalti. Ai cori si sono aggiunti gli applausi al momento dell’ingresso in campo. Appena entrato ha fatto partire l’azione del terzo e ultimo gol, realizzato da un’altra vecchia conoscenza della Serie A, l’ex Sassuolo Haraslin.
This is encouraging: There were cheers from Sparta Prague fans for Jakub Jankto when he came on as a substitute this evening, days after his headline-grabbing coming out. pic.twitter.com/Tlm64OYTc3
— Ian Willoughby (@Ian_Willoughby) February 19, 2023
Una serata che difficilmente potrà dimenticare. Jakub, nel post-gara, ha celebrato la vittoria con un messaggio convinto: “Fai ciò che ami, fallo con tutto il cuore”. Il compagno di squadra Kuchta, colui che gli ha lasciato il posto in campo, ha svelato il breve dialogo al momento della sostituzione: “Cosa gli ho detto? Che ero contento del modo in cui i tifosi lo avevano accolto. Non è stato facile per lui, ma siamo una squadra e lo abbiamo sostenuto”. Alle voci si è aggiunta quella di David Horejš, allenatore dello Jablonec: “Abbiamo notato cosa stesse succedendo intorno a Jakub, ma nessuno ne ha parlato. Ci siamo concentrati sulla partita con lo Sparta, sulla nostra prestazione, e non ci siamo occupati affatto di questo”, le sue parole.