L’ONU ha lanciato l’allarme sulle possibili conseguenze catastrofiche dell’innalzamento del livello del mare per alcune grandi città
Un giorno la cartina della Terra potrebbe essere rivista. Questo è il concreto allarme arrivato dall’Organizzazione delle Nazioni Unite riguardo gli effetti del cambiamento climatico. Lo scioglimento dei ghiacciai, accompagnato da altri effetti dipendenti dal riscaldamento globale, potrebbe infatti portare al rapido innalzamento del livello dei nostri mari.
L’immediata conseguenza di questo evento, più che realistico per gli esperti scienziati dell’ONU, sarebbe quello della scomparsa di alcune delle più grandi, famose e importanti città del nostro mondo. Intere città finirebbero per essere sommerse dall’acqua realizzando quei presagi catastrofici di qualche film apparentemente di fantascienza. Le città a rischio sarebbero quelle nelle immediate vicinanze del mare, tutte quelle dunque che si sviluppano lungo le coste dei nostri continenti, ma non solo. Anche quelle più interne ma al di sotto del livello del mare, o comunque ad un altezza prossima a quella del mare finirebbero per essere sommerse.
Innalzamento del livello del mare: quali sono le città a rischio
L’allarme dell’ONU e dell’Organizzazione Metereologica Internazionale è forte perché il pericolo è reale. Tra il 1971 e il 2018 il livello dei nostri mari si è alzato, e per farlo non ha sfruttato solo lo scioglimento dei ghiaccia e della calotta polare, un altro fenomeno decisivo è quello della dilatazione termica. Secondo questo principio fisico il volume aumenta quando la temperatura si alza e negli ultimi 50 anni il 50% dell’innalzamento dei nostri mari è dovuto appunto al fenomeno della dilatazione termica.
A rischio secondo gli esperti alcune città sparse per tutta la Terra a partire da Los Angeles e New York fino a Buenos Aires e Lagos. Non è esclusa l’Europa dove rischiano soprattutto Londra e Copenaghen, ma a pagarne maggiormente le conseguenze sarà il continente asiatico dove gli effetti si annunciano devastanti. In Indonesia il governo ha già varato un piano per spostare la capitale nella città di Nusantara, sull’isola del Borneo, perché Jakarta è già per il 40% sommersa, mentre Bangkok potrebbe scomparire entro il 2030, insieme alle città costiere della Cina. Tutto questo poterebbe ad una crisi migratoria senza precedenti con le stime che parlano di una popolazione compresa tra i 900 milioni e il miliardo di persone costrette a dover lasciare la propria casa.