Le auto sono state trovate in un vecchio magazzino e adesso il Governo ha deciso di rivenderle, ma non è così facile come potrebbe sembrare
Il ritrovamento è avvenuto in uno dei paesi più poveri al mondo e pensare che, da tre anni, giacciono abbandonate in un vecchio magazzino abbandonato ben 40 fiammanti modelli della casa del Tridente, tutto per colpa di un investimento sbagliato del governo locale, provoca davvero rabbia e stupore.
La Maserati è una storica azienda italiana produttrice di automobili sportive di lusso fondata a Bologna nel 1914. E’ stata per lungo tempo impegnata in differenti categorie automobilistiche grazie alla propria Squadra Corse, rivaleggiando con la “cugina” Scuderia Ferrari. Ha da poco compiuto i cento anni e da questa stagione ha deciso di rientrare nel Motorsport partecipando al prossimo campionato mondiale di Formula E.
Quaranta luxury car abbandonate
Una storia davvero incredibile quella che arriva dall’altra parte del mondo e più precisamente dalla Papua Nuova Guinea. Sono state infatti ritrovate 40 Maserati abbandonate in un vecchio magazzino nella capitale dell’isola oceanica, nuovissime, ma ad oggi inutilizzate. In pratica, queste vetture categoria lusso furono acquistate dal governo dell’isola nel 2018 in occasione di una riunione dell‘Apec, l‘Asia-Pacific Economic Cooperation, ossia Cooperazione Economica Asia-Pacifico, un organismo nato nel 1989 allo scopo di favorire la cooperazione economica, il libero scambio e gli investimenti nell’area asiatico-pacifica.
Le berline erano state acquistate proprio per fare bella figura di fronte ai rappresentanti dell’organismo. Una vera e propria strategia d’immagine messa in atto dal governo locale che è costata 112mila euro a vettura, per una spesa totale di oltre 4 milioni di euro. Una cifra assurda se pensiamo che la Papua Nuova Guinea è uno dei Paesi più poveri dell’Apec, con il 40% dei cittadini che vive con meno di un dollaro al mese.
Impossibile anche rivenderle
Le Maserati furono comprate da un rivenditore dello Sri Lanka e poi trasportate per via aerea sull’isola oceanica con un incremento notevole della spesa finale sostenuta. Il Governo locale, per questo motivo, ha provato a limitare le perdite mettendo in vendita le 40 auto a un prezzo del 20% inferiore rispetto a quello di acquisto, nonostante le auto fossero praticamente nuove. Un’ intenzione che però è risultata vana, infatti soltanto due auto sono state cedute, mentre le altre restano ancora nel garage inutilizzate a distanza di tre anni. Nonostante le vetture ora possono essere acquistate al prezzo scontato di 98mila euro, le potenti auto giacciono ancora invendute anche per l’assenza di un rivenditore ufficiale sull’isola e quindi le difficoltà logistiche anche soltanto di portare via le vetture del Tridente, visti i costi di un eventuale trasporto.