Russia, in merito alla situazione del conflitto e non solo ha voluto dire la sua un commentatore molto conosciuto che ha lavorato per le tvi italiane in merito ai temi dell’ex-Urss
Stiamo parlando di Nona Mikhelidze. Ovvero la responsabile di ricerca dell’Istituto Affari Internazionali. In una intervista che ha rilasciato al quotidiano ‘Libero‘, in merito al primo anniversario del conflitto, ha fatto sapere che la guerra durerà anche per tutto il 2023. Tutti sono consapevoli di questo, ma tranne Zelensky che continua ad essere ottimista. Anche se l’approccio occidentale è quello di prepararsi ad una lunga guerra. Nel corso della conferenza a Mosca si è sentito per la prima volta la parola “vittoria”. Ovvero: “L’Ucraina deve vincere“. Parole che in un primo momento erano state rilasciate dal ministro della Difesa tedesco e poi anche dal presidente francese Macron.
In merito ad una negoziazione anche gli occidentali hanno capito che i russi non hanno intenzioni serie. Anche perché significherebbe per Putin fare un passo indietro. A come andrà a finire questo conflitto, però, ci ha tenuto a ribadire che non ha la sfera di cristallo e che nessuno lo potrà sapere. Il continuo invio di armi, forniture militari e molto altro a Kiev non sta facendo altro che infuriare il pensiero russo. Questi ultimi, infatti, sanno bene che stanno aiutando l’Ucraina con questa controffensiva.
Russia, parla la Mikhelidze: “Putin? Non sa più cos’altro dire“
In merito al discorso di Putin, che si è verificato pochi giorni fa per l’anniversario del conflitto, la biografa ha ribadito il suo pensiero: “Non ha più niente da dire. La batteria è completamente scarica. Non ha neanche la carta della imprevedibilità. Ha ripetuto lo slogan che l’Occidente non ha più valori perché è in mano a gay e pedofili, e che la Russia è invece legata ai veri valori cristiani. Successi? Non ne ha parlato perché non ne ha“.
In conclusione ha parlato anche che qualcuno si aspettava che avrebbe trasformato l’operazione militare in una guerra. Anche se questo non è avvenuto. Tanto è vero che nel suo discorso ha parlato anche di possibili elezioni che la guerra avrebbe rinviato: “Putin ha pure ammesso che il livello delle sanzioni era inaspettato. Quando ha detto che non intende incrementare il finanziamento del settore di sicurezza ha capito che anche lì non ha più spazi di manovra“.