Venti anni senza Alberto Sordi. Il grande attore romano era scomparso esattamente il 24 febbraio del 2003 dopo aver combattuto contro un brutto male
Venti anni. Sembra ieri. Per davvero. Alberto Sordi non è più tra noi dal 24 febbraio del 2003. E ci manca davvero tanto. Manca al cinema, alla televisione e a tutti quanti noi. Impossibile non apprezzare la sua bravura, ironia che lo contraddistingueva e molto altro ancora. Oggi sono esattamente venti anni che sentiamo la sua mancanza. La nostra “fortuna” che ci ha lasciato sono i suoi film, le sue gag e soprattutto la sua simpatia. Semplicemente inimitabile e soprattutto inarrivabile. Nessuno potrà essere come lui, nessuno potrà mai pensare di raggiungerlo o addirittura eguagliarlo. Niente del genere: Alberto Sordi era unico nella sua specie. Lo ha dimostrato con il passare degli anni. Aveva sempre un passo in più rispetto agli altri. Non si vantava né altro, sapeva fare fin troppo bene il suo mestiere.
Dire che è stato uno dei più grandi attori italiani sarebbe fin troppo riduttivo. Amato dagli italiani: dal Nord al Sud fino ad arrivare al centro, alla sua amata Roma che non lo ha mai dimenticato. Nel suo straordinario curriculum può vantare più di 200 film. Subito il “dopoguerra” ha interpretato il ruolo dell’italiano medio. Alla perfezione. In modo del tutto ironico raccontava l’Italia. E di questo ne sentiamo fin troppo la mancanza. Anche se non lo si conosceva di persona, per tutti è sempre stato uno di famiglia. La notizia della sua morte ha scioccato tutti. Arrivata come un fulmine a ciel sereno. C’è chi si trovava a lavoro, chi a scuola e soprattutto a casa quando è arrivata la tragica notizia: Alberto Sordi è passato a miglior vita. Un colpo al cuore per tutti gli italiani. Per tutta l’Italia.
Venti anni senza Alberto Sordi, la sua straordinaria carriera
Per non parlare del suo funerale che si è svolto esattamente tre giorni dopo la sua morte. Una camera ardente allestita al Campidoglio. Tantissimi colleghi, personaggi pubblici e soprattutto gente comune che si è recata per dare l’ultimo saluto ad un attore che ha scritto pagine importanti del cinema italiano. Come non dimenticare la commovente lettera scritta da un altro grande scomparso nell’ultimo periodo, come Gigi Proietti nel giorno dell’addio: “Io so’ sicuro che nun sei arrivato ancora da San Pietro in ginocchione, a mezza strada te sarai fermato a guarda’ sta fiumana de persone. Te rendi conto si’ ch’hai combinato, questo è amore sincero, è commozione, rimprovero perchè te ne sei annato, rispetto vero tutto pe’ Albertone. Starai dicenno: ma che state a fa’, ve vedo tutti tristi nel dolore e c’hai ragione, tutta la città sbrilluccica de lacrime e ricordi ‘che tu non sei sortanto un granne attore, tu sei tanto di più, sei Alberto Sordi“.
Secondo quanto riportano da più fonti pare che fossero presenti più di 250mila persone. Un numero impressionante. Sulla lapide è stata incida una delle sue frasi più celebri: “Sor Marchese, è l’ora“. Ovviamente nel film “Il Marchese del Grillo“. Amato da Roma e dai romani: tanto è vero che si era diffusa anche la voce che si volesse candidare a sindaco. All’epoca, l’ex primo cittadino Francesco Rutelli, nel giorno del compleanno dell’attore, gli cedette la fascia tricolore: nominandolo sindaco onorario per un giorno. Fu il trionfo. Tanto è vero che si sta lavorando per dedicargli una statua nella Capitale. Molti i film importanti in cui ha lasciato il segno come: “I vitelloni” di Fellini, “Un americano a Roma”, “Bravissimo”, “Venezia, la luna e tu” di Dino Risi, “Il vedovo” e tanti altri ancora. Ci vorrebbero almeno dieci articoli per raccontarli. Alberto ci manca e, sicuramente, vivrà per sempre nei nostri cuori.