Siccità, ora è allarme: tanto è vero che il governo ha deciso di non perdere un solo minuto in più e di organizzare una riunione di emergenza straordinaria. L’obiettivo è quello di riuscire a risolvere il problema
A lanciare l’allarme ci aveva pensato, nelle ultime ore, direttamente il ministro per la Protezione Civile e per le Politiche del Mare, Nello Musumeci. Adesso, però, il problema si è esteso sempre di più. Tanto è vero che il governo, come riportato in precedenza, è pronto a passare all’azione per cercare di risolvere il problema legato alla siccità. Una riunione di emergenza per che è stata fissata per il prossimo 1 marzo. A presiedere, ovviamente, la premier Giorgia Meloni. Da Palazzo Chigi fanno sapere che, l’obiettivo principale, è quello di riuscire ad abbattere i tempi per le opere che possano ridurre la dispersione idrica. Con tanto di pulizia dei bacini.
Sempre secondo quanto riporta l’ultima nota del governo, per via dell’inverno in cui non si sono verificate molte piogge, le riserve idriche disponili sono davvero poche. Ed oramai non c’è più tempo. L’obiettivo è quello di non trasformare il tutto in emergenza. In merito a questa riunione parteciperanno molti vertici dei ministeri. Ovvero quelli di: Ambiente, Infrastrutture, Agricoltura, Affari Europei, Coesione, Pnrr e il Dipartimento della Protezione civile. Lo stesso Musumeci spinge per ottenere delle decisioni definite “coraggiose ed immediate“. Anche perché, lo stesso ministro, fa sapere che il problema della siccità non è più da considerarsi un fenomeno raro.
Allarme siccità, il governo convoca riunione d’emergenza per il 1 marzo
Al Nord le poche risorse idriche potrebbero mettere in difficoltà anche le centrali idroelettriche. Nel caso in cui non venisse messo in atto un razionamento. A confermare l’allarme ci ha pensato anche il Cnr (Consiglio Nazionale delle Ricerche). Ed i dati non mentono affatto: gli italiani, ovvero quelli tra il 6 ed il 15%, vive ormai in territori esposti alla siccità severa o estrema.
Nel frattempo è arrivato anche il bollettino da parte dell’associazione nazionale dei consorzi di bonifica, ovvero l’Anbi. Anche quest’ultimo, ci ha tenuto a ribadire, che siamo di fronte ad un vero e proprio allarme. Basti guardare la neve sulle Alpi che si scioglie, laghi del Nord al minimo, Po in sofferenza e tanto altro ancora. Con una differenza importante al Sud dove, a quanto pare, gli invasi sono pieni.