Qatargate, Panzeri fa un altro nome: la lista degli indagati si allarga

Inchiesta Qatargate, direttamente dal carcere Pier Antonio Panzeri fa un altro nome: adesso la lista delle persone indagate si allarga sempre di più

Panzeri fa un altro nome
Inchiesta Qatargate (Ansa Foto) Notizie.com

La vicenda riguardante il ‘Qatargate‘ non smette assolutamente di regalare altri colpi di scena. Da come avete ben potuto intuire Pier Antonio Panzeri, nel corso dell’interrogatorio che ha tenuto nel carcere di Bruxelles (dove si trova dal mese di dicembre), ha rivelato un altro nome. Lo stesso che, fino ad ora, non era mai stato annunciato. A confermare il tutto ci ha pensato direttamente il quotidiano ‘La Repubblica‘ che ha svelato tutti i dettagli in merito. Non solo questo visto che ci sono altre novità e che riguardano un altro indagato, ovvero Francesco Giorgi. Il compagno di Eva Kaili, è uscito dal carcere dopo più di due mesi. Continuerà il suo periodo di arresto ai domiciliari. Anche se avrà l’obbligo di indossare il braccialetto elettronico.

Come riportato in precedenza, però, Panzeri ha fatto un altro nome in questa inchiesta. Si tratta dell’ex europarlamentare di Forza Italia, Lara Comi. Bisogna tornare indietro di qualche anno: precisamente nella primavera del 2019 quanto c’è stato un incontro a Doha. Dove hanno partecipato il ministro Al Marri, Francesco Giorgi, Boudjellal, Andrea Cozzolino, Lara Comi e lo stesso Panzeri. Non ricorda se ci fosse anche la Kaili tra i presenti. La cosa cera, però, è che i qatarioti avevano messo a disposizione per le campagne elettorali dei tre, 250 mila euro ciascuno. Ed alla fine, tutto questo, è stato compiuto.

Qatargate, Panzeri fa il nome della Comi: le ultime

Inchiesta Qatargate
Lara Comi (Ansa Foto) Notizie.com

Queste sono le parole che il noto quotidiano ha riportato in merito all’interrogatorio di Panzeri: “È importante smentire l’idea che io sia il grande capo. Queste persone accettavano denaro in cambio della tutela degli interessi del Qatar come parte del loro lavoro parlamentare. Si stabilì che Giorgi assumesse il ruolo di assistente di Cozzolino. I soldi sono arrivati a casa sua, un milione e 250 mila euro in contanti. C’erano anche 250 mila euro per me e per lui“. Non è finita qui visto che, a quanto pare, la Comi avrebbe chiamato Panzeri per chiedergli un favore: ovvero di custodire una borsa che si trovava nel suo appartamento a Bruxelles. Panzeri, che in quel momento si trovava a Milano, chiede all’assistenti Giuseppe Meroni di andare a ritirare la borsa.

Ricordiamo che la Comi finì in manette in merito all’inchiesta “Mensa dei poveri“. Le novità non finiscono qui visto che, in merito ai finanziamenti dal Qatar, spunta anche il nome di Susanna Camusso. Ovvero la numero uno del sindacato mondiale: “Ho parlato con lei a Milano e mi dice di essere disponibile per questo incontro. Non si parlava di soldi ma di aiuti ai sindacati africani e al Medio Oriente. Una cifra di 600mila euro che mi sono stati dati dall’algerino in una borsa. Poi ho saputo che bastavano solo 50mila. Mi restavano quindi 500 mila che ho tenuto“. Anche se, la stessa Camusso, ci ha tenuto a smentire il tutto: “Nessuno mi ha chiesto di supportare il Qatar in nessun modo. Non si è parlato mai di denaro“.

Gestione cookie