A causa della pandemia di Covid-19, la situazione delle scuole in Italia è frammentata, con decisioni diverse a seconda della regione.
Le scuole sono un luogo fondamentale per la crescita personale, sociale e culturale della persona. Specialmente in fase infantile e adolescenziale, quando il carattere, la personalità e le preferenze dell’individuo si delineano. In questa fase, la scuola è un punto cardine dell’istruzione alla vita della singola persona. In questo periodo complicato, dovuto alla pandemia di Covid-19 che si è stabilmente insediata nelle vite di ognuno di noi, le scuole sono diventate oggetto di misure governative contrastanti tra loro, a seconda della regione di appartenenza. Facciamo un quadro generale per capire meglio la situazione nelle diverse regioni.
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Il presidente dell’ANP (Associazione nazionale dirigenti pubblici e alte professionalità della scuola), Antonello Giannelli, dichiara quanto segue. “In queste ore, i casi di studenti positivi in alcune scuole hanno raggiunto le decine, e addirittura le centinaia di unità. Ciò rende praticamente impossibile attuare le procedure che si erano previste“. Giannelli, preoccupato per la situazione, afferma inoltre quanto segue. “È molto improbabile che il sistema sanitario possa smaltire velocemente la mole enorme di lavoro. Questo, seppur le farmacie lo supportino tramite l’esecuzione di tamponi per gli studenti delle scuole secondarie”.
In Sicilia, la riapertura scolastica è rinviata di tre giorni. Questo, al fine di consentire che si verifichino tutti gli aspetti di organizzazione. Ciò è dovuto all’aumentare di casi positivi al Covid-19. Questo è quanto emerge dalla task force della regione. Tale task force si è riunita con l’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla, e alla Salute, Ruggero Razza. La riunione si è conclusa da poco. Il prossimo mercoledì si prevede un’altra riunione della task force. Questo è quanto rende noto il comune di Palermo.
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Il governatore del Veneto, riguardo la situazione nella sua regione, ha dichiarato quanto segue. “Riguardo la scuola è fondamentale l’espressione scientifica del Cts. Abbiamo presentato questa richiesta in Conferenza Regioni e l’abbiamo portata al Governo, ma stiamo ancora attendendo il responso del Comitato”. Questo è quanto detto da Luca Zaia, governatore del Veneto. Il governatore ha inoltre espresso la sua preoccupazione legata al tema delle scuole. “Abbiamo davanti uno scenario che rappresenta un ‘calvario’ per la scuola. Specie di fronte all’ondata del contagio e al dibattito sulla riapertura. Insegnanti positivi, altri assenti per malattia, altri no-vax e nuove regole della Dad. Quella della scuola sembra poter essere una falsa apertura“.