Crescono gli interessi per quanto riguarda i conti bancari, di questo passo rischiano di fare concorrenza ai Btp.
Si parla di interessi molto alti e sono quelli che stando a quanto riporta il Messaggero, scattano tra i rendimenti dei conti di deposito: si tratta dell’aumento dei tassi di interesse avviato dalla Bce per cercare in qualche modo di far diminuire l’inflazione.
A questo poi si aggiunge anche il conto deposito che pare essere tornato di moda tra i risparmiatori tanto da mostrare un netto rialzo dei rendimenti che sembrano essere ad un passo dall’essere competitivi con i titoli di Stato.
“Nelle prime settimane del 2023 è diventato lo strumento giusto per contrastare l’inflazione, permettendo ai risparmiatori di poter contare su di una soluzione sicura e conveniente per far fruttare la propria liquidità” sono queste le rilevazione evidenziate da una lunga indagine che è stata portata avanti dall’Osservatorio di Sostariffe.it e Confrontaconti.it e ancora: “Nelle prime settimane del 2023 i prodotti disponibili sono riusciti a garantire fino al 372% di guadagno netto in più rispetto alla media del 2022 (per un deposito a sei mesi)”.
Conti bancari in rialzo: la grande impennata
Proprio cosi, dalle lunghe ricerche portate avanti nell’ultimo periodo, pare esserci stata una grande impennata per i conti bancari che sembrano essere tornati a piacere a tutti i consumatori e utenti che forse in precedenza avevano messo questo metodo un pò da parte.
Ricordiamo infatti che questo strumento in particolare è diventato anche più accessibile visto che con la riduzione dell’importo minimo richiesto e il numero di conti non vincolati, anche il risparmiatore non è obbligato a tenere il proprio conto bloccato in banca per troppi anni.
“Crediamo che i conti deposito possano offrire ai risparmiatori la possibilità di accantonare cifre da destinare a progetti da realizzare negli anni, con la certezza non solo di riavere il proprio capitale, ma anche di vederlo remunerato, in modo trasparente“, ha ammesso Filipe Teixeira, responsabile di illimitybank.com. Quindi per essere ancora più chiari, secondo quanto emerge sempre dalla lunga analisi, portata avanti da Sostariffe.it e Confrontaconti.it, un prodotto che venga vincolato per 18 mesi, potrebbe rendere in media un tasso lordo annuo del 2,52%, se viene vincolato per dodici mesi, allora il tasso scende al 2,36% lordo e cosi via.
“I bond del governo però sono liquidabili in qualsiasi momento sul mercato, senza vincoli a differenza del conto deposito. Il capitale tuttavia, va specificato, se il titolo viene venduto prima della scadenza, può anche subire delle perdite in base all’andamento dei prezzi (ma anche dei guadagni ovviamente)” questo riporta infine il Messaggero.