Nell’ultimo periodo è avvenuto un aumento di armi e anche di personale nella Polizia locale: ma ancora sembra non bastare.
La polizia locale si è arricchito di tante nuove persone e in particolare di donne, cosi come sono aumentate anche le armi in dotazione per favorire una maggiore sicurezza della città, ma nonostante tutto l’organico è insufficiente. Ad avere sottolineato questo particolare è stato lo studio portato avanti dall’Anci nell’XI Rapporto nazionale sull’attività delle polizie locali.
Polizia locale, quali sono i passi avanti fatti nell’ultimo anno?
Come detto prima l’aumento del personale e nello specifico di donne e anche la maggiore dotazione delle armi a loro diposizione pare non bastare per migliorare la situazione e soprattutto la sicurezza nelle strade della maggior parte dei Comuni italiani.
Bisogna infatti sottolineare, come si sta sempre andando verso delle scelte più green, i mezzi a disposizione del personale sono: per il 22% motocicli (2.027) e il 2% ciclomotori (215), le biciclette sono il 15% dei mezzi utilizzati (1.368), i veicoli elettrici il 3% (234): i natanti sono presenti non solo a Venezia (20), ma anche in altri Comandi (21 natanti in 15 diversi Comandi).
In netto aumento è anche la distribuzione delle telecamere posizionate in varie parti della città per fare in modo che la Polizia locale possa sempre monitorare al meglio le strade specialmente quando si parla di punti critici, sempre Agi.it rivela che nel 2021, presso i 142 Comandi analizzati risultano installate complessivamente 27.233 telecamere di videosorveglianza, in media 192 per ogni città.
Infine, grande aiuto è quello dato dalla Polizia giudiziaria che sempre di più si concretizza in denunce, arresti, informative, sequestri penali, indagini, solo nel 2021, circa il 73% degli interventi di polizia giudiziaria ha visto casi di violazioni del codice penale: rapporti all’autorità giudiziaria, denunce, identificazioni, foto-segnalazioni, arresti; poi il 12% degli interventi afferisce all’ambito stradale e il 10% ha riguardato l’urbanistica, l’edilizia e l’ambiente e infine il 5% ha riguardato il commercio, la tutela dei consumatori e l’igiene alimentare.