Russia, altri guai per Putin: al via il processo

Russia, altri guai per Vladimir Putin: nei prossimi giorni inizierà il processo che vede come protagonista proprio il leader russo 

Putin
Vladimir Putin (Ansa Foto) Notizie.com

371mo giorno di conflitto in Ucraina. Le truppe russe continuano la loro “operazione militare“, anche se trovano la pronta risposta da parte dei soldati che continuano a respingere i loro attacchi. Nel frattempo aumentano, sempre di più, le sanzioni che tendono a colpire la Russia. Buona parte dei Paesi del mondo sta cercando, in tutti i modi, di isolare sempre di più Vladimir Putin. Tanto è vero che, nei prossimi giorni, inizierà il processo che vede come protagonista proprio il leader russo. In particolar modo al suo patrimonio: tanto è vero che è partita una vera e propria caccia.

In particolar modo al suo patrimonio in Svizzera. La prossima settimana, precisamente mercoledì 8 marzo, in quel di Zurigo si riuniranno i dipendenti della filiale svizzera di ‘Gazprombank‘ per depositi a nome del violoncellista russo Sergei Rodulgin. Queste grosse somme di denaro, però, come riportano fonti locali, potrebbero essere seriamente collegate all’uomo inquadrato in foto. Nel frattempo la banca in questione ha cessato l’attività. Sono arrivate anche le parole da parte del ministero pubblico del Canton Zurigo che ha rinviato a giudizio il Ceo e, di conseguenza, altri tre dirigenti della ‘Gazprombank Schweiz‘.

Putin, a breve inizierà il processo a Zurigo: caccia ai soldi

Processo a Zurigo
Vladimir Putin (Ansa Foto) Notizie.com

Per ognuno di loro si ha intenzione di chiedere una condanna a sette mesi di detenzione con condizionale. Questo è quello che fa sapere il sito ‘Tamedia‘. Il sospetto è che questi due conti (aperti nel 2014 e gestiti fino a due anni dopo) siano in realtà già stati depositati. Proprio a nome del musicista. Si parla di una cifra che si avvicina ai 50 milioni di franchi. Nel frattempo gli imputati respingono le accuse e si dichiarano innocenti. Anche se nell’accusa viene fatto proprio il nome di Putin. Tanto è vero che gli inquirenti svizzeri hanno annunciato: “Putin ufficialmente ha un reddito di soli 100.000 franchi, ma in realtà ha un enorme patrimonio che viene gestito da persone a lui vicine“.

A quanto pare, però, il sig. Roldugin sarebbe un vecchio amico d’infanzia dello zar. Tanto è vero che avrebbe fatto da padrino anche alla figlia. La pubblica accusa punta il dito contro la Gbps, colpevole di non aver controllato a dovere i movimenti dei soldi depositati proprio dal musicista. In una intervista, rilasciata al ‘New York Times‘ nel 2014, lo stesso Roldugin aveva annunciato di non essere un uomo d’affari e che non aveva in banca milioni di euro.

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