Il centrocampista è uno dei giocatori più divisivi della storia del calcio milanese, il suo passaggio da una sponda all’altra dei Navigli, non è mai stato perdonato dalla tifoseria rossonera e durante i derby non sono mancati momenti di tensione. Ora Calhanoglu rilancia…
È forse l’uomo più divisivo di Milano, almeno sportivamente parlando. Il suo passaggio dal Milan all’Inter, nell’estate del 2021, ha scatenato polemiche a non finire, esaltando la parte nerazzurra e mandando invece su tutte le furie quella rossonera.
Hakan Calhanoglu è ormai un punto di riferimento per l’Inter e per l’allenatore Simone Inzaghi che l’ha sdoganato nel ruolo di regista, perno davanti alla difesa, ruolo in cui il turco sembra trovarsi alla perfezione. La sua esperienza sulla sponda interista dei Navigli procede bene, tanto che la società è ormai prossima a rinnovargli il contratto fino al 2027. Eppure finora in nerazzurro è mancata la gioia più grande, quello scudetto che invece il Milan è riuscito a conquistare nel maggio scorso, proprio quando Calha aveva fatto le valigie direzione Appiano Gentile. I derby fin qui sono stati agrodolci, male la passata stagione e il primo dell’attuale campionato, molto meglio quelli in Supercoppa e di ritorno di tre settimane fa. La costante per Calhanoglu sono stati i fischi (e non solo) della parte milanista di San Siro che non gli ha mai perdonato lo sgarbo di lasciare il club a parametro zero per accasarsi ai rivali di sempre.
Calhanoglu: “Milano mi ama e mi odia”
Tra il turco e la curva rossonera ci sono stati anche battibecchi, con il centrocampista che una volta ha esultato sotto la gradinata sud dopo una sua rete e un’altra volta l’ha zittita dopo la rete di Lautaro. Calhanoglu e il Milan, un rapporto difficile dunque, fatto anche di qualche provocazione, come quella del turco ai rossoneri: “Mi piacerebbe incontrarli ai quarti di Champions League, sarebbe storia…”. Forse memore degli ultimi due trionfi, il centrocampista turco vorrebbe incrociare di nuovo il Milan e giocarsi un eventuale accesso alle semifinali della competizione più importante. Calhanoglu – in un’intervista alla Gazzetta dello Sport – comunque non vuole accendere troppo le polemiche con i milanisti: “Mettiamola così: per metà della città sono un idolo e per metà un nemico. Metà mi ama e metà mi odia. In una stessa giornata mi è capitato di sentire per strada insulti milanisti e cori interisti. È qualcosa che ha a che fare col calcio: non sarò né il primo né l’ultimo a vivere una situazione così”.
E conclude: “Ma ormai non ci faccio più caso: il passato è passato. Ho un carattere duro che mi aiuta ad andare oltre. Diciamo che, se penso di avere ragione, mi difendo sempre, senza paura. E alla fine di tutto mi basta l’amore del popolo interista”.