La patologia può diventare molto seria e portare fino all’intervento chirurgico. Esistono però alcuni metodi per prevenirla o evitare che la situazione possa degenerare. In ogni caso, comunque, è sempre opportuno avvertire il proprio medico
Chi ci è passato sa quanto possa essere doloroso, chi invece fortunatamente non ha mai dovuto fare i conti con un blocco intestinale, farà bene a farsi trovare preparato nel caso in cui un giorno dovesse averci a che fare. Si tratta di una patologia che può rappresentare una vera e propria emergenza medica, che è opportuno diagnosticare e trattare in modo tempestivo al fine di evitare conseguenze anche gravi (come la necrosi del tessuto intestinale con possibile perforazione delle pareti intestinali) e di dover ricorrere a intervento chirurgico.
Quando si è in presenza di un’occlusione intestinale, infatti, è necessario rivolgersi al medico per ottenere una diagnosi precisa e intraprendere così un percorso terapeutico efficace e rapido. Ma quali sono prima di tutto le cause che possono portare a un blocco intestinale? Si tratta di un disturbo che coinvolge nello specifico l’intestino tenue e l’intestino crasso, generato dal mancato passaggio dei gas e delle feci. Questo è molto frequente nelle persone over 60 (ma che riguarda ogni fascia d’età), a causa generalmente del ridotto apporto di liquidi e il poco movimento. Può anche verificarsi un blocco intestinale parziale e questo nella maggior parte dei casi dipende dalla presenza di un fecaloma che provoca un’ostruzione destinata ad aggravarsi e a generare un blocco totale, salvo interventi tempestivi in grado di scongiurarlo.
Blocco intestinale, come superarlo in modo natuale
Ecco perché in presenza di un’occlusione allo stadio iniziale è opportuno rivolgersi subito al proprio medico, per cercare di risolvere il problema mediante alcuni rimedi naturali volti a favorire l’evacuazione. Questi rimedi naturali sono i comuni lassativi, i clisteri e le supposte. Come anticipato in precedenza, anche una buona idratazione (rinunciando momentaneamente a cibi solidi) rappresenta un rimedio efficace. A livello di prevenzione viene infatti consigliato di bere almeno un litro e mezzo d’acqua al giorno, da associare all’attività fisica quotidiana in modo tale da evitare una totale sedentarietà.
Chi è soggetto a questa problematica, inoltre, dovrebbe fare attenzione particolare all’alimentazione, privilegiando nella propria dieta l’assunzione di cibi ricchi di fibre alimentari, come frutta e verdura. Un valido contributo in tal senso lo possono offrire anche le tisane e gli infusi, soprattutto se a base di erbe come il finocchio e il tarassaco. Altro ingrediente fondamentale per un regime dietetico di questo tipo è dato dagli alimenti ricchi di probiotici, ossia i cibi fermentati, come il kefir ad esempio, ma anche in alcune tipologie di yogurt che si rivelano particolarmente utili sotto questo punto di vista.