Attraverso l’intelligenza artificiale è state creata una piattaforma che permette di chattare con Padre Pio. Ma i fedeli rischiano di andare in confusione
Quante volte nella nostra vita ci siamo trovati a chiedere aiuto, sostegno e appoggio a Dio, ai Santi e abbiamo inviato le nostre richieste attraverso la preghiera? Da sempre i credenti si affidano a questo momento di riflessione per cercare aiuto o ringraziare. Ma ora qualcosa sta cambiando. La tecnologia e l’innovazione stanno rivoluzionando il modo di pregare. Ora è possibile sfruttare l’intelligenza artificiale per poter parlare, pregare e chiedere consiglio ai Santi. Ma non sempre le cose sembrano andare per il meglio.
Negli ultimi periodi si è diffusa in modo incredibile la ChatGPT: un’intelligenza artificiale testuale che è in grado di replicare in modo fedele una conversazione umana. Poeti, artisti, scrittori e personaggi del passato sono stati praticamente riprodotti, ed hanno regalato a tutti la possibilità di replicare articoli, testi, scritti, poesie, canzoni e renderle identiche a quelle delle persone. ChatGPT si è sviluppata in breve tempo ed ora è pronta ad incontrare anche la Chiesa.
Attraverso questa app è possibile infatti sfruttare l’enorme database (che ha nel suo interno un numero impressionante di informazioni, che le permettono di scrivere e parlare di qualsiasi argomento con una competenza incredibile) per poter chattare con chiunque. La piattaforma Prega.org ha sfruttato questo sistema per riprodurre il pensiero dei principali Santi della Chiesa cattolica. E’ sufficiente introdurre nel database le informazioni sulla vita, le opere e gli scritti delle principali figure cattoliche per poter ottenere conversazioni con Loro e avere l’impressione di discutere con i Santi più amati.
Le chat di Padre Pio
Da qualche settimana si può già chattare con San Pio da Pietralcina, attraverso una grafica che riproduce in tutto e per tutto la chat di Whatsapp, con la classica foto profilo e il bollino verde che indica che Padre Pio è online. Il problema è però legato alla confusione che questa chat può generare. L’intelligenza artificiale è in grado di basarsi su scritti e parole dette dalla persona, ma non potrà mai entrare nel suo animo e regalare un pensiero unico. Provare a far parlare un Santo è un esercizio stimolante, ma assai pericoloso e rischia di creare confusione nella mente dei fedeli in cerca di risposte. Nello specifico esistono già chat (riprodotte in rete) in cui Padre Pio sembra contraddirsi. In una smentisce la presenza del Demonio, in un’altra dichiara di crederci. Pensare di parlare con un Santo è estremamente stimolante. Ma siamo sicuri che in questo caso la cara, vecchia e tradizionale preghiera, non resti lo strumento migliore?