Tema migranti, su questo e molto altro è intervenuta anche Licia Ronzulli. Quest’ultima ha rilasciato una intervista ai microfoni del quotidiano ‘Il Giornale’ dove si è voluta soffermare sugli attacchi che arrivano dall’opposizione
Da ormai otto giorni non si sta facendo altro se non parlare della tragedia che ha colpito l’intero Paese. Ovvero la strage dei migranti a Steccato di Cutro (provincia di Crotone) dove sono morte 71 persone (l’ultimo cadavere è stato rinvenuto nella giornata di ieri, si tratta di una bambina). In merito a questo ci sono stati tanti attacchi da parte dell’opposizione, in particolar modo dalla sinistra, che ha puntato il dito contro la Guardia Costiera ed anche al governo. Su questo, e molto altro ancora, ha voluto dire la sua il capogruppo dei senatori di ‘Forza Italia‘, Licia Ronzulli. Lo ha fatto con una intervista rilasciata al ‘Giornale’.
Queste sono alcune delle sue parole: “La politica dovrebbe essere unita nella lotta ai mercanti di uomini e nel chiedere all’Europa di non voltarsi dall’altra parte. La tragedia poteva essere evitata perché le vittime fuggivano tutte dalla guerra e, in quanto profughi, avevano diritto ad arrivare in modo sicuro nel nostro Paese, attraverso i corridoi umanitari non con barconi pericolosi o in bare di noce. Invece, assistiamo da parte delle opposizioni a una strumentalizzazione spregiudicata e raccapricciante. Arrivare a sostenere che il Governo non ha voluto di proposito salvare vite è disumano e spregevole“.
Strage migranti, la Ronzulli non ci sta e allontana le critiche
La stessa Ronzulli ha anche un piano. Una soluzione per evitare che queste tragedia prendano il sopravvento: ovvero quella di trovarla a livello comunitario. I dati macro (per via del cambiamento climatico, delle guerre e della fame) sono in costante aumento. L’obiettivo è quello di farsi trovare pronti ed iniziare a programmare il tutto. Ci ha tenuto a precisare che le premesse arrivate dal Consiglio europeo del 9 e il 10 febbraio sono state positive.
In quella occasione è stato accolto il principio della protezione delle frontiere italiane dal punto di vista europeo. Alla fine di questo mese è in programma un nuovo Consiglio. In conclusione ha annunciato: “La collaborazione con i Paesi di origine e transito per smantellare la rete dei trafficanti di essere umani non può più essere praticata sulla carta. Servono maggiori risorse a Frontex per la sorveglianza delle frontiere esterne dell’Ue, terrestri e marittime. Se ci fossero state oggi non staremmo qui a parlare della tragedia di Crotone“.