Francia, il Senato abolisce i regimi speciali per le pensioni

Grandi cambiamenti arrivano dalla Francia, il Senato nelle scorse ore ha abolito i regimi speciali che riguardano le pensioni.

Manovre in arrivo sono quelle riguardano la Francia che proprio nelle scorse ore ha rivisto alcuni particolari che riguardano i regimi speciali delle pensioni, in particolare ad essersi occupato della questione è stato il Senato  a maggioranza di destra.

Senato Francia
Senato Francia, foto fonte Ansa. Notizie.com

Proprio nella serata di ieri sera a tarda ora è infatti, cosi come riporta il sito Ansa, arrivata l’abolizione di alcuni diversi sistemi o per meglio dire regimi pensionistici speciali, tra i tanti anche quelli della Ratp, ovvero la società che gestisce tutto il trasporto pubblico che porta da Parigi fino a l’Ile de France, e delle aziende energetiche.

Un cambiamento davvero importante che però dovrebbe riguardare solo determinate categorie di lavoratori, almeno per il momento: ma approfondiamo il discorso e cerchiamo di capire qualche particolare in aggiunta sull’argomento.

Il Senato in Francia abolisce i regimi pensionistici speciali.

Proprio cosi, come riporta il sito Ansa, nella tarda serata di ieri, la Francia ha abolito i regimi pensionistici speciali che fino a questo momento erano ancora in vigore: ad avere preso questa decisione è stato il Senato.

Senato Francia, foto fonte Post. Notizie.com

Nello specifico pare che la decisione in questione sarebbe valida solo per determinate categorie di lavoratori, ovvero i nuovi assunti cosi come riporta l’Articolo 1 della contestata riforma sulle pensioni di cui tanto si sta discutendo e parlando proprio in questi giorni.

Quindi, la norma in questione, al Senato, è passata con 233 voti a favore e 99 contrari. Un cambiamento che ovviamente ha portato anche dei malumori e non solo nei politici che hanno votato contro la manovra suddetta, ma anche da parte di moltissimi lavoratori.

Pare infatti che a seguito di tutto questo, la tensione sia salita alle stelle nelle piazze e nelle aziende che si stanno scatenando sempre di più, proprio in vista della mobilitazione che è stata indetta per la giornata di domani 7 Marzo, da parte dei Sindacati: il tutto potrebbe portare ad una paralisi del Paese.

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