Formula 1: Ferrari, è già allarme rosso e le parole di Leclerc sono durissime

Si aspettava il primo Gran Premio della stagione per avere subito un riscontro sul lavoro invernale fatto in fabbrica per migliorare le zone critiche della monoposto, il responso è stato ancora peggiore e il mondiale è già tutto in salita

E’ scattato domenica in Bahrein il Mondiale di Formula 1 2023 con il solito carico di incertezze per tutti, tranne che per la Red Bull Bicampione in carica e le solite speranze in casa Ferrari, che sono però diventate tanti punti interrogativi alla bandiera a scacchi. Leclerc ritirato con grossi problemi di affidabilità già messi in mostra durante le qualifiche e Carlos Sainz giù dal podio. Red Bull a parte, sono state le prestazioni di Aston Martin e Mercedes a preoccupare, sembrano già più pronte delle “Rosse” di Maranello.

La Ferrari ha deluso al via del primo Gran Premio stagionale – Notizie.com – Ansa foto

Primo GP della nuova stagione e solito Max Verstappen a dominare tutti con una prestazione che ha annichilito prima di cominciare la concorrenza. Red Bull su un altro pianeta con Perez secondo a completare la prima doppietta dell’anno per i Campioni del Mondo. Grande podio conquistato alla prima uscita sulla nuova macchina da Alonso, che ha capito come ci si possa ancora divertire a 41 anni. Poi Sainz con l’unica Ferrari al traguardo e dietro le Mercedes.

Ferrari inizio da incubo

“La Red Bull è un’altra categoria, noi nel passo gara non ci siamo e dobbiamo lavorare tanto altrimenti così faremo fatica. Siamo troppo lontani al momento, ora servono solo passi in avanti”, poche ma precise le parole espresse da un deluso Charles Leclerc ai microfoni dei giornalisti quando la corsa era ancora in svolgimento. Senza provare a mitigare l’amarezza e la frustrazione di chi credeva di aver risolto quasi del tutto i problemi dello scorso anno e di aver colmato il gap con i rivali, perché per il francese questo è il sesto anno in Ferrari e ora comincia anche a essere stanco di aspettare di avere a disposizione una macchina in grado almeno di farlo lottare per il mondiale.

Il vero problema è che, forse, la lunga attesa in casa Ferrari ogni anno fa partire con tutti i buoni propositi del caso, ma mai come quest’anno, senza variazioni regolamentari apprezzabili, le nuove macchine erano semplicemente un’evoluzione delle vecchie e quindi pregi e difetti probabilmente sarebbero rimasti gli stessi. Sicuramente la nuova SF 23 ha fatto dei passi in avanti così come però tutte le altre hanno migliorato i propri punti deboli, se aggiungiamo la prima rottura della Power unit e i nuovi rivali che, dopo i test, si sono dimostrarti tali dell’Aston Martin, ecco che i problemi invece di diminuire sono addirittura aumentati.

Leclerc costretto a ritirarsi per problemi al motore – Notizie.com Ansa foto

La speranza è che si sia individuato il problema

Non resta che affidarsi a cabala e speranza. Lo scorso anno la Ferrari partì fortissimo con subito un paio di vittorie che avevano già fatto gridare al titolo mondiale, addirittura ci furono problemi di affidabilità proprio nella perfetta astronave Red Bull, poi sappiamo tutti da metà stagione in poi quello che è accaduto e come è andata a finire. Proviamo a sperare in un percorso contrario questa volta. Dal punto di vista della prestazione pura la nuova Ferrari è vicina alla Red Bull quanto lo era a inizio 2022. In qualifica si ragiona sui centesimi, le velocità di punta premiano addirittura la rossa, l’effetto DRS è molto meno marcato anzi è migliorato per Leclerc e Sainz, e proprio la velocità sul dritto ha permesso a Sainz di conservare quanto meno il quarto posto dagli assalti della Mercedes.

Ma se i test avevano evidenziato qualche difficoltà sui long run riguardo il degrado gomme, il Gp del Bahrain è stato un bagno di sangue e poi la prima Power unit saltata hanno evidenziato problemi di affidabilità che in questo momento Maranello non si può permettere.Ora ho un quadro chiaro“, ha detto Vasseur, nuovo direttore tecnico al muretto, ma che non lascia presagire nulla di positivo. La Ferrari lo scorso anno aveva evidenziato tre problemi: affidabilità, il degrado gomme che pregiudicava il passo gara e una scarsa velocità di punta. Forse ne ha risolto soltanto uno in inverno, quello della velocità di punta. Sarà ancora un’annata tutta in salita.

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