Piantedosi su Cutro. “Falsità sul Governo. Da ottobre salvate 36.000 persone”

Oggi il Ministro dell’Interno alle ore 13 riferirà alla Camera gli sviluppi sulla tragedia di Cutro. L’informativa è stata chiesta con forza per fare luce sulla vicenda

Appuntamento alla Camera alle ore 13. Il Ministro dell’Interno Piantedosi parlerà della vicenda Cutro, spiegando tutti i lati di una vicenda che ha portato divisioni e polemiche. La tragedia ha fatto contare fino ad ora 70 morti e sono emersi interrogativi su cosa non ha funzionato nella catena di comando.

Piantedosi in Parlamento: il live

16:00 – Foti: “Accuse da codice penale”

“Questo è un governo che ostacola e impedisce i soccorsi in mare? Questa sarebbe un’affermazione che se non fatta in ambito politico, sarebbe da codice penale”, spiega il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Tommaso Foti, “quando mai un governo potrebbe ostacolare i soccorsi in mare? Non so in quale fantasia vengono anche pensate certe cose. La richiesta delle dimissioni di Piantedosi rientra in una strategia politica dell’opposizione”.


15:40 – Molinari: “Sinistra chiede manette perchè ha perso”

“La segretaria Schlein come primo atto è venuta in commissione alla Camera ed ha usato i morti per chiedere le dimissioni dI Piantedosi, Salvini in quanto capo della guardia costiera e Giorgetti perchè a capo della guardia di finanza. E’ il solito film che in questo Paese vediamo da 30 anni: sono giorni che si parla di esposti in procura, giorni che qualcuno di fatto sta chiedendo l’intervento delle manette perchè non si sono vinte le elezioni”. Così Riccardo Molinari,capogruppo della Lega.


15:20 – Provenzano (Pd): “Governo sia accusato di strage”

“Alla fine quelle vite si potevano salvare, lo ha detto il comandante della Guardia Costiera di Crotone. Il governo deve essere indagato per strage colposa come disse anche Meloni il 14 aprile del 2015, dopo il naufragio a largo di Lampedusa. Ma allora il naufragio avvenne a 200 miglia dalla costa, questo a 200 metri”. Lo ha detto Peppe Provenzano (Pd), intervenendo dopo l’informativa del ministro Matteo Piantedosi alla Camera sul naufragio di Cutro.


15:00 – M5S: “Salvini scappa come un coniglio”

“Dove è Matteo Salvini, perché continua a scappare dal parlamento come un coniglio e non si assumere le sue responsabilità? Se ritiene di rispondere solo a se stesso si guardi allo specchio e si dimetta”. Lo ha detto la deputata M5s, Vittoria Baldino, alla Camera nel corso dell’informativa del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi sulla tragica vicenda del naufragio di una imbarcazione carica di migranti al largo delle coste di Steccato di Cutro. Poi ha sottolineato che “l’autorità nazionale responsabile della convenzione Sar è il ministro Salvini che ha voluto la delega ai porti per continuare a padroneggiare sull’immigrazione”.


14:30 – Piantedosi: “Non volevo colpevolizzare le vittime. Mie parole contro scafisti”

Alla gravità della condotta criminale degli scafisti “facevo riferimento quando, con commozione, sdegno e rabbia e negli occhi l’immagine straziante di tutte quelle vittime innocenti, ho fatto appello affinché la vita delle persone non finisca più nelle mani di ignobili delinquenti, in nessun modo volendo colpevolizzare le vittime. Mi dispiace profondamente che il senso delle mie parole sia stato diversamente interpretato. La sensibilità e i principi di umana solidarietà che hanno ispirato la mia vita personale, sono stati il faro, negli oltre trent’anni al servizio delle istituzioni e dei cittadini, di ogni mia azione e decisione”. Così il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, nella sua informativa alla Camera sui fatti di Cutro.


14:10 – Piantedosi: “Salvate 36.000 persone”

“Dal 22 ottobre 2022 al 27 febbraio 2023, le nostre Autorità hanno gestito 407 eventi Sar, mettendo in salvo 24.601 persone. Nello stesso periodo, nel corso di 300 operazioni di polizia per il contrasto dell’immigrazione illegale, la sola Guardia di Finanza ha tratto in salvo 11.888 persone. Per un totale, tra Sar e law enforcement, di 36.489 persone salvate. Dunque, dati alla mano, è del tutto infondato che le missioni di law enforcement non siano in grado di effettuare anche salvataggi”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, nella sua informativa alla Camera sulla tragedia di Cutro.


14:00 – Piantedosi: “Falsità che il Governo impedisca i soccorsi”

“Il quadro normativo nazionale, sottoposto peraltro a vincoli di natura internazionale con specifico riguardo alla materia del soccorso in mare, non è assolutamente stato modificato dall’attuale Governo. Peraltro, le modalità tecnico-operative dei salvataggi non possono essere in alcun modo sottoposte a condizionamenti di natura politica o a interventi esterni alla catena di comando. Dunque, sostenere che i soccorsi sarebbero stati condizionati o addirittura impediti dal Governo costituisce una grave falsità che offende, soprattutto, l’onore e la professionalità dei nostri operatori impegnati quotidianamente in mare, in scenari particolarmente difficili”.


13:50 – Piantedosi, brusca virata scafisti e scafo si rompe 

 Nei momenti immediatamente precedenti al naufragio la navigazione “era proseguita fino alle 3.50, allorquando, a circa 200 metri dalla costa, erano stati avvistati dalla barca dei lampeggianti provenienti dalla spiaggia e a quel punto gli scafisti, temendo la presenza delle forze dell’ordine lungo la costa, effettuano una brusca virata nel tentativo di cambiare direzione per allontanarsi dal quel tratto di mare. In quel frangente, la barca, trovandosi molto vicino alla costa ed in mezzo ad onde alte, urta, con ogni probabilità, il basso fondale (una secca) e per effetto della rottura della parte inferiore dello scafo, comincia ad imbarcare acqua”. Così il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, nella sua informativa alla Camera sui fatti di Cutro.


13:40 – Piantedosi: “Ecco come agiscono gli scafisti”

“Per la doverosa ricostruzione dei fatti, che in quella sede deve avvenire, sulla vicenda sta indagando la Procura della Repubblica di Crotone. Partecipa, pertanto, con fiducia e rispetto l’esito degli accertamenti giudiziari. Sulla base degli elementi acquisiti dal Ministero della giustizia, gli scafisti decidono di sbarcare in un luogo ritenuto più sicuro e di notte, temendo che nella località preventivata vi potessero essere dei controlli; il piano prevedeva l’arrivo a ridosso della riva sabbiosa, con il successivo sbarco e la fuga sulla terraferma”. Intorno alle 4 di domenica “sull’utenza di emergenza 112 giunge una richiesta di soccorso telefonico da un numero internazionale che veniva geolocalizzato dall’operatore della Centrale operativa del Comando provinciale dei Carabinieri di Crotone e comunicato, con le coordinate geografiche, alla Sala Operativa della Capitaneria di Porto di Crotone. È questo il momento preciso in cui, per la prima volta, si concretizza l’esigenza di soccorso per le autorità italiane”. Così il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, nella sua informativa alla Camera sui fatti di Cutro. 


13:30 – Le parole di Piantedosi: “Il bilancio non è definitivo”

“Voglio rinnovare prima di tutto il cordoglio, mio personale e di tutto il Governo, per le vittime di questo ennesimo, tragico, naufragio e la vicinanza alle loro famiglie e ai superstiti”.  Il bilancio “non è ancora definitivo”, ma “gli aggiornamenti giunti dalla Prefettura di Crotone portano il numero delle vittime a 72, di cui 28 minori, mentre i superstiti sono 80. Di questi, 54 sono accolti nel locale Centro di accoglienza richiedenti asilo, 12 nel Sistema Sai a Crotone, 8 sono ricoverati in ospedale, 2 minori non accompagnati sono stati collocati nelle strutture dedicate e 3 soggetti, presumibilmente gli scafisti, sono stati arrestati”.


13:00 – Piantedosi arriva alla Camera

Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, è arrivato in questo momento alla Camera.


12:40 – Lupi: “No alle dimissioni di Piantedosi”

Queste, invece, sono le parole rilasciate da Maurizio Lupi: “Nessuna dimissione da parte del ministro Piantedosi e basta con le strumentalizzazioni politiche. Rispondiamo anche all’appello del presidente della Repubblica. Un piano ‘Mattei ‘ per l’Africa, un nuovo decreto flussi che regolamenti l’ingresso di manodopera qualificata e specializzata nel nostro Paese. Ed un suggerimento all’opposizione e a tutti i parlamentari. Il dibattito politico si fa in Parlamento. Non si fanno denunce alla Procura della Repubblica per aprire indagini“.


12:30 – Mari: “Cdm? Lo consiglierei di farlo in quel luogo”

Parla l’onorevole Francesco Mari ai microfoni di ‘Notizie.com’: “Consiglio dei ministri? Lo consiglierei di andarlo a fare in quel luogo (Crotone, ndr). Al palazzetto dello Sport oppure al centro della città. Se il governo italiano deve dimostrare il proprio livello di civiltà ed umanità dovrebbe andare in quel luogo. Responsabilità? Non ci interessa la catena. Quella finale è del ministro degli Interni, su questo non ci sono dubbi“.


12:00 – Foti: “Lasciamo lavorare il giudice”

“Mi auguro che l’autorità giudiziaria faccia luce su elementi di colpa, escludo il dolo. Mi stupiscono le dichiarazioni di chi ritiene che le responsabilità delle morti in mare siano del governo Meloni, o addirittura del decreto ong. Lasciamo lavorare il giudice terzo per verificare disfunzioni o meno. Da parte nostra, possiamo creare condizioni giuridiche anche attraverso il codice penale con sanzioni nei confronti dei trafficanti, ma per i corridoi umanitari, per sottrarre queste vittime agli scafisti, ci deve essere un lavoro congiunto”. Così Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, in diretta su Radio Anch’io.


11:50 – Fratoianni: “Ipocrisia continua”

“Ci sono molti naufragi: quello delle parole, dei concetti e dell’ipocrisia. L’onorevole Mari era a Crotone, ha vissuto la situazione dei sopravvissuti e ha visto una condizione pessima. In queste ore continuiamo a vedere una grande ipocrisia su una strage inaccettabile”, le parole di Fratoianni, di Sinistra Italiana.


11:40 – Meloni: “Avanti con battaglia per fermare gli scafisti”

“L’Italia non può rimanere più sola ad affrontare il fenomeno dell’immigrazione clandestina. No vogliamo più ritrovarci a piangere tragedie come quella avvenuta a Cutro: è nostro dovere, morale prima ancora che politico, fare di tutto per evitare che disgrazie simili si ripetano. Al questo motivo, nel Consiglio dei ministri di giovedì e nel prossimo Consiglio europeo, il Governo italiano continuerà la sua battaglia per fermare i trafficanti di esseri umani e le morti in mare”. Lo scrive sui social la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.


11:20 – Bonelli: “Confermiamo richiesta dimissioni Piantedosi”

Il co portavoce dei Verdi ribadisce la richiesta di dimissioni al Ministro Piantedosi e chiede al Premier Meloni di verificare le condizioni dei superstiti migranti a Cutro.


10:00 – Piantedosi alle 16 in Senato

“Si svolge oggi, martedì 7 marzo, alle 16, l’informativa del Ministro dell’interno Piantedosi sul naufragio di una imbarcazione di migranti al largo delle coste di Steccato di Cutro”. È quanto rende noto il Senato. L’informativa del ministro, che alle 13 è atteso alla Camera, avrebbe dovuto tenersi domani a Palazzo Madama ed è stata quindi anticipata.


9:40 – Romeo: “Meno partenze, meno morti”

“In quel momento l’emotività ti può far dire un concetto magari non usando le parole giuste. Quindi poi si prestano ad essere male interpretate. Però il messaggio di Piantedosi era quello: meno partenze, meno morti. Il concetto era giusto, è chiaro che magari detto in quella maniera lì si prestano a delle strumentalizzazioni come purtroppo poi è avvenuto”. Lo afferma Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega al Senato, ad Agorà su Rai Tre


9:20 – Nessuna sfiducia dalle opposizioni a Piantedosi

Secondo quanto si apprende, da organi di stampa, Pd, M5S, Az-Iv e Avs,  non hanno, per il momento, intenzione di presentare una mozione di sfiducia nei confronti del ministro ma ribadiranno, con toni fermi in Aula, il giudizio politico su Piantedosi

Piantedosi
Il Ministro Piantedosi – Notizie.com – © Ansa

9:00 – Salvini: “Sosteniamo Piantedosi al 100%”

Il ministro degli Interni Matteo Piantedosi “è sostenuto al 100%” dal governo, “la squadra è compatta. Sono solo polemiche giornalistiche”. Lo ha detto il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, a Rtl.

 

 

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