Dopo la recente decisione presa dal governo irlandese di mettere etichette di avvertimento sulle bottiglie di vino, sono arrivati diversi pareri di esperti e comitati scientifici che garantiscono sui benefici del bicchiere di vino durante i pasti
Ha fatto già molto discutere il via libera dato alla norma, notificata a gennaio all’Irlanda, dalla Commissione europea, che consentirebbe di adottare un’etichetta per vino, birra e liquori con avvertenze sulle conseguenze del consumo eccessivo di alcol che potrebbe provocare malattie del fegato e tumori mortali, sulla falsariga di quello che viene applicato da anni sui pacchetti di sigarette. Una decisione che aveva provocato l’immediata risposta delle associazioni di produttori di vino non soltanto in Italia, ma anche in Francia e Spagna.
L’Italia è il principale produttore ed esportatore mondiale di vino, con oltre 14 miliardi di fatturato, di cui più della metà all’estero. Una decisione del genere potrebbe provocare un enorme contraccolpo su tutta la filiera dall’uva alla tavola che interessa più di 1,3 milioni di posti di lavoro nel settore agroalimentare.
Un bicchiere leva il medico di torno
Molto probabilmente è una questione che va oltre l’effettivo problema per la salute dell’uomo, forse è più una questione di politica economica che altro, fatto sta che la storia dell’approvazione da parte della Ue della possibilità di etichettare le bottiglie di vino concessa all’Irlanda, con scritte sui possibili pericoli per l’organismo umano di abuso di alcol, sta creando polemiche ogni giorno di più. Si sono mobilitati comitati scientifici, studiosi, medici esperti per dimostrare che, se preso ovviamente nella giusta e moderata dose, magari durante i pasti, il vino non solo non è così nocivo come si vuol far credere, ma anzi è addirittura salutare.
Infatti, come scritto recentemente sulla nota rivista scientifica Nutriens in un report dal titolo “Moderate wine consumption and health: a narrative review“, “il vino è un’alchimia di proprietà uniche, un magico e irriproducibile mix di polifenoli e antiossidanti che lo rende utile, naturalmente quando il consumo va da basso a moderato, nel controllo delle malattie cardiovascolari, del diabete di tipo 2 e dei disturbi neurologici”. Insomma un buon bicchiere di vino, soprattutto a tavola può essere addirittura benefico per il corpo umano.
Ovviamente è fondamentale la moderazione nel consumo di quello che una volta veniva chiamato il nettare degli Dei, ma la differenza della composizione di una buona bottiglia di vino da una bottiglia alcolica di qualsiasi altro genere è netta. Negli ultimi 30 anni ci sono state migliaia di pubblicazioni scientifiche che hanno confermato l’utilità del vino, da quelle sugli effetti del resveratrolo a quelle sulla longevità, dal ruolo protettivo rispetto alle malattie cardiovascolari fino alla capacità di prevenzione delle degenerazioni neurologiche. In età adulta e durante i pasti, condizioni che diminuiscono gli effetti tossici dell’etanolo, il vino risulta in grado di modulare le difese dell’organismo e proteggere dalle malattie cronico/degenerative. Non a caso, nel 2010 l’Unesco aveva dichiarato la dieta mediterranea patrimonio immateriale dell’umanità e nella dieta è ben presente, a pieno titolo, l’abitudine al consumo moderato di vino durante i pasti.