Guantanamo: rilasciato dopo 21 anni sospettato per l’attentato alle Torri gemelle

Un ingegnere saudita fermato a Faisalabad, in Pakistan, nel marzo 2002, per i suoi legami con Al Qaida, era tra i sospettati per gli attacchi dell’11 Settembre alle Torri Gemelle, per tutti questi anni ha reclamato la sua inn09cenza senza essere ascoltato

Gli Stati Uniti hanno annunciato il rilascio dal carcere di massima sicurezza di Guantanamo, sull’isola di Cuba, dell’ ingegnere saudita Ghassan Al Sharbi, oggi 48enne, arrestato più di vent’anni fa come sospetto negli attacchi dell’11 settembre 2001, ma che, in tutti questi anni, non è stato mai accusato né mai è stato sottoposto a un regolare processo per accertarne la colpevolezza o meno.

Il campo di prigionia di Guantanamo – Notizie.com Ansa foto

Il centro di detenzione di Guantánamo Bay fu aperto l’11 gennaio 2002 per combattere il terrorismo di matrice islamica, sulla scia degli attentati dell’11 settembre. In risposta al terrorismo islamico, la lotta agli estremisti si compose anche di questo tassello, una prigione segretissima di massima sicurezza dove sarebbero stati rinchiusi i soggetti riconducibili appunto al terrorismo.

Una campo di prigionia sempre molto  contestato

Una struttura di massima sicurezza fortemente voluta dall’amministrazione americana all’indomani degli attentati dell’11 settembre del 2001 con la caduta delle Torri gemelle a New York. Era la risposta all’attacco terroristico di matrice islamica che gli Stati uniti avevano subito, l’intenzione era di rinchiudere in quella parte sperduta dell’isola di Cuba tutti i sospetti terroristi arrestati. Con gli anni la prigione è stata sempre più volte al centro della Convenzione di Ginevra per le condizioni disumani e le violente torture alle quali venivano sottoposti i detenuti, privati dei minimi diritti umani, detenuti poi che, sempre più spesso, si veniva a scoprire del tutto innocenti e quindi privati senza motivo della loro libertà.

Dall’avvento di Barak Obama, l’amministrazione statunitense ha deciso di ridurre il numero dei detenuti, rilasciando quelli di cui non si era riusciti a dimostrare la colpevolezza, fino ad arrivare alla chiusura del campo di detenzione. Anche Joe Biden ha deciso di seguire la strada tracciata dal suo predecessore. Oggi gli Stati Uniti hanno annunciato il rilascio dal carcere di massima sicurezza di Ghassan Al Sharbi, un ingegnere saudita arrestato più di vent’anni fa come sospetto negli attacchi dell’11 Settembre 2001, ma che non è stato mai incriminato.

La prigione di Guantanámo fu aperta nel 2022 – Notizie,.com –

L’ingegnere saudita Ghassan Al Sharbi era finito sotto inchiesta dopo gli attentati del 2001, perché aveva avuto l’unica colpa di aver studiato in quegli anni in un’università aeronautica in Arizona e di aver frequentato una scuola di volo con due dei dirottatori dell’11 Settembre. Tuttavia, le accuse contro di lui erano state ritirate addirittura nel 2008. Ci erano voluti però altri 14 anni affinché nel febbraio 2022 il Pentagono stabilisse che il 48enne, nato a Jeddah, poteva essere rilasciato perché non aveva avuto  “un ruolo di leadership” in Al Qaida.

C’è voluto un ulteriore anno perché l’ingegnere, al momento dell’arresto neanche trentenne, riacquistasse la libertà. Nonostante tutto questo, al momento del rilascio, il dipartimento della Difesa ha raccomandato che Al Sharbi fosse posto in custodia dalle autorità dell’Arabia Saudita e sottoposto “a una serie misure di sicurezza, tra cui restrizioni sui viaggi e un monitoraggio continuo”. Il numero totale dei detenuti a Guantanamo Bay è di 800, oggi ne restano rinchiusi soltanto 31.

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