Quanto rendono per davvero in Italia i Btp? E’ questa la domanda che più ricorre tra gli investitori. Approfondiamo il discorso.
Ancora una volta si torna a parlare del Btp Italia che è stato indicizzato all’inflazione con l’emissione che è avvenuta dal 6 Marzo al 9 Marzo: un particolare importante che da un certo punto di vista ha fatto anche alzare le antenne agli investitori.
La loro domanda più ricorrente infatti è quella che riguarda il possibile rendimento, e quindi è possibile arrivare anche fino al 20% per la durata di cinque anni? Ad avere in un certo senso cercato di chiarire la situazione sono state le risposte riportate da Money.it.
“La caratteristica del Btp Italia indicizzato all’inflazione risiede nel fatto che ogni semestre la cedola che si riceve è maggiorata con il recupero della perdita di potere di acquisto calcolato nel periodo di riferimento. In sostanza, si copre il rendimento dall’inflazione” Ma approfondiamo il discorso.
Btp Italia come funziona per davvero in questo 2023?
Allora, come specificato prima, ogni sei mesi viene calcolata la variazione dell’indice dei prezzi sia per quello che ha riguardato lo stesso arco temporale e sia per l’eventuale crescita che ha dato la variazione che viene sommata sia dalla cedola in pagamento e sia al capitale nominale investito.
Ma come funziona al netto dei fatti, cosi come riporta Adnkronos: “Il Btp Italia di cui stiamo parlando staccherà la prima cedola a settembre 2023. Se nel periodo, l’indice dei prezzi registrerà un +10%, al risparmiatore verrà corrisposta una cedola più alta nella stessa misura e un importo pari al 10% del capitale nominale sottoscritto”. E ancora se si considera il fatto che l’indice dei prezzi per le famiglie e gli operati cosi come per gli impiegati, dovrebbe stabilirsi a circa il 5%.
La domanda è quindi la seguente: si può in qualche modo ottenere il 20%? “La possibilità c’è, se analizziamo gli andamenti precedenti. Il Btp Italia di aprile 2015 e con scadenza aprile 2023 che ha un rendimento lordo di oltre il 20%: se un risparmiatore ha investito 1.000 euro al momento della sottoscrizione, ad aprile potrà ottenere 210 euro lordi in più” questo riporta l’Adnkronos e ancora: “Per un maggiore rendimento è bene tenere il titolo sottoscritto fino a scadenza, così da ricevere il premio fedeltà dello 0,8% del capitale investito. E poi, molto dipenderà dalla volatilità dell’inflazione, calcolando che potrebbero esserci anche periodi di disinflazione”.