Francesco Merloni compie 97 anni: “Andavo alle feste di Berlusconi”

Francesco Merloni compie 97 anni e per l’occasione ha fatto uscire un libro di memorie, al cui interno si parla anche di Berlusconi.

Forse non tutti conosceranno il suo nome, eppure Francesco Merloni ha all’attivo una carriera di tutto rispetto, che ha attraversato: indenne una guerra, sette legislature, il ministero dei Lavori pubblici in piena Tangentopoli e quasi un secolo di impresa, con la sua Ariston, la «multinazionale tascabile» ereditata dal padre e portata in giro per mezzo mondo.

Francesco Merloni
Francesco Merloni, foto fonte Raio Gold, Notize.com

Oggi che compie 97 anni si è deciso a farsi un regalo, ovvero un libro di memorie per fare conoscere a tutti la sua vita o quantomeno una parte di essa, proprio nei giorni scorsi è andato a presentarlo a Roma, in un grande evento a cui hanno preso parte, tra i tanti anche Enrico Letta, Romano Prodi, Giuliano Amato. E Mario Draghi.

Nato nella Marche,   precisamente a Fabriano è sempre stato un uomo legato alla sua famiglia e alle sue origini, ma nel suo libro parla anche di Silvio Berlusconi, con cui ha ammesso di avere avuto sempre un rapporto molto particolare.

Francesco Merloni,

Una volta comprammo un aereo insieme dall’imprenditore Borghi. Silvio mi disse: “Franco, questo aereo andrebbe valorizzato, verniciamolo. Ci penso io”. Qualche giorno dopo andai in aeroporto: l’aveva tappezzato con il simbolo del Biscione. Se lo tenne. Berlusconi comunque è simpatico: inizialmente era pure democristiano. Con Silvio ci incontravamo in Costa Smeralda sulle nostre barche: poi tutti da lui a Villa Certosa. C’erano sempre un po’ di soubrette di Colpo grosso” ha raccontato Francesco Merloni nella sua intervista per il Corriere.it parlando appunto dei rapporti che in passato ha avuto con l’ex Premier Silvio Berlusconi.

Francesco Merloni, foto fonte Ansa. Notizie.com

Un rapporto particolare il loro che delle volte li ha anche visti scontrarsi, come ad esempio quando il Giornale guidato da Berlusconi, aveva scritto che lui fosse indagato. E ancora: “Mia moglie alle feste veniva e si divertiva. Era quella di Berlusconi che stava sempre in disparte”.

Ad ogni modo, a prescindere da tutto una carriera di tutto rispetto che lo ha anche portato ad essere uno dei primi ad andare in Oriente, una esperienza importante di cui ha detto sempre per il Corriere.it: “Portammo in Cina lo scaldacqua elettrico, non sapevano neanche cosa fosse: per vent’anni ce l’hanno copiato. A Saigon invece pranzai a casa di Giap: eroe nazionale, ma finito un po’ ai margini. Gli parlai della piccola-media impresa marchigiana”.

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