Lotta all’evasione fiscale, passi in avanti e molto importanti che arrivano dal nostro Paese. C’è l’importante annuncio da parte della Cgia su quanto sta avvenendo
Ci sono delle importanti novità che arrivano direttamente dal nostro Paese e che riguardano, appunto, la lotta all’evasione fiscale. Lo annuncia direttamente la Cgia (Associazione Artigiani e Piccole Imprese Mestre). Elogiando l’azione che sta svolgendo il nostro Paese in questa lotta. Tanto da emanare anche un dato importante: lo scorso anno l’erario (rispetto al 2021) ha incassato ben 68,9 miliardi in più di entrate tributarie e contributive. In questo modo sono andati a recuperare 20,2 miliardi di evasione e “bloccato” 9,5 miliardi di frodi. Con un totale di 98,6 miliardi di euro.
La stessa Cgia ha emanato un comunicato in merito: “Si tratta di un importo che ha una dimensione leggermente inferiore alla stima dell’evasione fiscale e contributiva presente in Italia che, secondo le stime, ammonterebbe attorno ai 100 miliardi di euro“. Dati importanti frutto soprattutto dell’ottima economia dello scorso anno in Italia. La nota è continuata in questo modo: “Se teniamo conto degli effetti riconducibili alla fatturazione elettronica, allo split payment e all’attività di controllo praticata dal fisco attraverso l’incrocio dei dati presenti nelle proprie banche dati, rispetto a qualche anno fa gli evasori hanno la vita più dura“.
Lotta all’evasione fiscale, grandi passi in avanti dell’Italia
In merito a tutto questo sono stati emanati anche i dati resi disponibili dall’Istat. Con chiaro riferimento al 2020. Non un anno qualunque visto che si è trattato di un periodo fortemente condizionato dall’emergenza pandemica. Soprattutto in alcune regioni del Mezzogiorno. Alla prima posizione di questa speciale “classifica” troviamo la Calabria con il 18,8%, ovvero la regione che è più a rischio evasione di Italia. Successivamente è il turno della Campania (17,7%), Puglia (17%) e Sicilia (16,8%).
Coloro che, invece, risultano essere “fedeli” al Fisco sono: la Provincia Autonoma di Trento con il 9%, la Lombardia con l’8,4% e la Provincia Autonoma di Bolzano con un’incidenza dell’8,2%. In conclusione, la media nazionale, tende a fermarsi direttamente all’11,6%. La speranza da parte della Cgia è che questi dati possano andare a migliorare. Ovvero ad abbassarsi sempre di più.