Il giornalista aveva scritto un editoriale provando a mettere in riga il presidente del Consiglio che aveva citato Renan sull’Unità d’Italia
La Premier Giorgia Meloni non ci sta e scrive di suo pugno una lettera sul quotidiano La Repubblica per rispondere per le rime e in modo elegante al giornalista Corrado Augias che qualche giorno fa, sempre sullo stesso giornale, l’aveva ripresa abbastanza duramente per aver citato, o meglio essersi permessa di citare, un uomo di cultura francese come Ernest Renan per celebrare l’Unità d’Italia. Una presa di posizione che il presidente del Consiglio non ha gradito, anche perché il giornalista ne ha fatto una questione di rispetto ideologico, come quello di appropriarsi di una persona che aveva idee contrastanti con quelle della Meloni, ma la Premier ha voluto precisare, tanto che, per una volta, ha deciso di rispondere, tanto che Repubblica le ha dato spazio. E riproponiamo la lettera della Premier in modo quasi integrale. “Gentile direttore – scrive Giorgia Meloni -, lo scorso 17 marzo, per celebrare L’Unità d’Italia, ho citato una frase del pensatore francese Ernest Renan, autore della più bella definizione di Nazione che abbia letto. «La Nazione», scrive Renan, «è una grande solidarietà, un plebiscito che si rinnova ogni giorno e che si fonda sulla dimensione dei sacrifici compiuti e di quelli che ancora siamo disposti a compiere insieme».
Il Presidente del Consiglio ci tiene a sottolineare soprattutto un aspetto, uno che le sta particolarmente a cuore e che spiega abbastanza chiaramente e prosegue nella sua lettera: “Accade che esponenti della sinistra, non sapendo chi sia Renan, si documentino su Wikipedia, e così vengo attaccata con la bizzarra accusa di aver citato «il teorico della razza ariana», dunque un autore sostanzialmente paranazista. Qualcosa non torna. Perché quel presunto autore impresentabile, prima di me, è stato citato anche da molti altri, tra cui ad esempio Antonio Gramsci e Giovanni Spadolini, e considerato tra gli autori preferiti di François Mitterrand, non esattamente personalità di estrema destra”.
Meloni ad Augias: “Non esiste una cultura “nostra” o “loro”, ma la cultura”
Per Meloni questa continua divisione di appropriarsi della cultura di sinistra e di destra è un corto circuito dal quale vorrebbe uscire, a maggior ragione adesso che è al Governo e lo dice chiaramente senza fronzoli p parole difficili, ma in modo semplice e chiaro: “Cosa è che non torna? Che la cultura è una cosa un tantino più complessa delle schede di Wikipedia, con rispetto parlando per uno strumento sicuramente interessante ma che in Italia, purtroppo, finisce a volte per fornire letture semplicistiche o di parte.
“Così – conclude Giorgia Meloni nella sua lettera, che proponiamo in modo quasi integrale – , anche su questo si è riusciti a creare una polemica, con tanto di inevitabile cortocircuito nella sinistra, suggellato da un articolo comparso ieri sul suo giornale nel quale mi si ammonisce dicendo «giù le mani da Ernest Renan», e l’autore, Corrado Augias, dice che di Renan avrei fatto «quasi l’alfiere del nazionalismo». Normalmente non risponderei a una polemica francamente ridicola, se non fosse che questo dibattito tradisce un vecchio riflesso incondizionato (o forse condizionato) di certa politica e di certi opinionisti”.