Il tema migranti sarà tra gli argomenti del prossimo Consiglio Europeo. Ma, come scritto da Il Giornale, c’è un dettaglio da non trascurare.
Si avvicina il prossimo Consiglio Europeo (in programma il 23 e il 24 marzo) e ci si chiede se il tema migranti, soprattutto dopo il naufragio di Cutro, sarà affrontato per trovare una soluzione definitiva oppure si continuerà a parlare del tema rinviando però l’accordo come successo negli ultimi tempi.
A provare a dare una risposta a questa domanda ci ha pensato Il Giornale. Il quotidiano ha confermato che il tema è tra gli argomenti che saranno affrontati nel prossimo Consiglio, ma c’è un dettaglio da non trascurare: ossia quello che l’argomento è stato messo in agenda come “varie”. Questo sembra significare che i migranti continuano a non essere una priorità per l’Ue.
Quindi la presidente von der Leyen sembra confermare gli impegni presi in passato, ma ancora una volta non si riesce a portare questo tema tra le priorità di un Consiglio Europeo che arriva a distanza di un mese dal naufragio di Cutro.
La posizione del governo sui migranti

Il prossimo Consiglio Europeo sarà anche l’occasione per l’Italia per ribadire la sua posizione sul tema migranti. Il premier Meloni non ha nessuna intenzione di fare un passo indietro e insiste sulla necessità di trovare un accordo a livello Ue per affrontare una situazione che rischia di diventare ancora peggiore nei prossimi mesi.
Con l’arrivo della primavera e delle temperature più calde, infatti, le partenze rischiano di moltiplicarsi e il nostro Paese potrebbe dover ancora una volta, come già successo in passato, affrontare una situazione di emergenza.
Emergenza migranti, Roma attende la risposta dell’Ue

Naturalmente la posizione di Roma dovrà essere condivisa dall’Unione Europea per arrivare ad una soluzione definitiva. Come abbiamo visto, almeno fino ad oggi, ci sono stati solamente rinvii e il fatto di aver messo il tema non in cima alla lista lascia immaginare che anche questa volta non si arriverà ad una intesa.
Il premier Meloni, però, proverà a insistere per arrivare ad un ulteriore passo in avanti rispetto a quanto successo a febbraio e provare naturalmente a trovare una soluzione definitiva ancora in meno tempo.